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Inverno a fine inverno

Dopo un inverno mite, con accenti primaverili, la fine di febbraio porta in Romania gelo, neve e bufere. Stando all’Ente Nazionale di Meteorologia, da lunedì a giovedì, metà del Paese è sotto codice arancione di gelo. L’allerta è valida per l’est, sud, sud-est, nei Carpazi Orientali e nei Carpazi di curvatura (sud-est). Gli specialisti dicono che i fenomeni meteo siano inusuali per questo periodo, e che le temperature scenderanno di oltre 10-15 gradi centigradi rispetto a quelle normali. Si registreranno massime fra -12 e -8 grade, mentre le minime saranno comprese fra -22 e -12 gradi. I meteorologi avvertono che le raffiche di vento accentueranno la sensazione di freddo. Invece, in Transilvania è in vigore un codice giallo di freddo. Le più basse temperature mai registrate in Romania risalgono a gennaio 1942, quando a Bod, nella provincia di Braşov (centro), le temperature sono scese fino a -38.5°C.

Inverno a fine inverno
Inverno a fine inverno

, 26.02.2018, 13:57

Dopo un inverno mite, con accenti primaverili, la fine di febbraio porta in Romania gelo, neve e bufere. Stando all’Ente Nazionale di Meteorologia, da lunedì a giovedì, metà del Paese è sotto codice arancione di gelo. L’allerta è valida per l’est, sud, sud-est, nei Carpazi Orientali e nei Carpazi di curvatura (sud-est). Gli specialisti dicono che i fenomeni meteo siano inusuali per questo periodo, e che le temperature scenderanno di oltre 10-15 gradi centigradi rispetto a quelle normali. Si registreranno massime fra -12 e -8 grade, mentre le minime saranno comprese fra -22 e -12 gradi. I meteorologi avvertono che le raffiche di vento accentueranno la sensazione di freddo. Invece, in Transilvania è in vigore un codice giallo di freddo. Le più basse temperature mai registrate in Romania risalgono a gennaio 1942, quando a Bod, nella provincia di Braşov (centro), le temperature sono scese fino a -38.5°C.



D’altra parte, un codice arancione di nevicate abbondanti, con bufere temporanee, è in vigore da lunedì, in più province del sud e sud-ovest, dove si deporrà uno strato spesso di neve e le raffiche di vento arriveranno in generale a 45-55 chilometri orari. Nevicate abbondanti saranno registrate anche martedì nelle zone menzionate, ma l’area delle zone interessate si estenderà gradualmente, dal sud-ovest verso la maggior parte del Paese. Le autorità locali delle province che saranno colpite nei prossimi giorni da gelo, neve abbondante e bufere sono pronte a prevenire e proteggere la popolazione. In seguito alle allerte di maltempo, si è deciso di chiudere le scuole e gli asili lunedì e martedì a Bucarest e in alcune province del sud e sud-est. Inoltre, i corsi della Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi di Bucarest sono stati sospesi lunedì. Non ci saranno lezioni neanche all’Università Stefano il Grande di Suceava lunedì e martedì, in seguito alle allerte meteorologiche e ai problemi del sistema centralizzato di riscaldamento della città.



Il traffico stradale si svolge in condizioni invernali sulla maggior parte delle strade nazionali. Invece, la compagnia ferroviaria romena ha cancellato decine di treni che avrebbero dovuto circolare nel sud del Paese, a causa delle condizioni meteo improprie. I rappresentanti delle Ferrovie Romene hanno annunciato che, per evitare situazioni non desiderate e per liberare i binari in vista degli interventi delle macchine spazzaneve, su certe rotte viene diminuito il numero dei treni. I viaggiatori saranno direzionati verso altri treni in circolazione, laddove c’è questa possibilità. Alla Stazione ferroviaria Nord della capitale si sono registrati ritardi anche di centinaia di minuti, sia per gli arrivi che per le partenze. Anche i porti marittimi sono stati chiusi a causa del vento forte.

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