Intenti di imporre un tetto massimo dei prezzi dell’energia
Nel tentativo di diminuire la pressione generata dalle bollette salatissime dell’energia elettrica e del gas naturale, il Governo di Bucarest adotterà questa settimana nuove misure di sostegno, che saranno approvate tramite ordinanza d’urgenza. La decisione giunge nel contesto in cui solo fino al 1° aprile sono in vigore le misure già prese dall’Esecutivo a sostegno della popolazione e delle compagnie e che vengono applicate a cominciare dallo scorso novembre.
Il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, afferma che le misure proposte sono state già discusse con i rappresentanti dell’Ente per la Regolamentazione nel settore Energia, ma anche con i fornitori e i distributori. “Aspettiamo dall’Ente per la Regolamentazione di integrare nell’ordinanza d’urgenza informazioni relative alle tariffe di regolamentazione, poi concluderemo le consultazioni con gli operatori sul mercato. Successivamente vogliamo approvare quest’ordinanza d’urgenza, di modo che, a cominciare dal 1° aprile, possa entrare in funzione il nuovo schema di sostegno”, ha dichiarato il ministro.
Le soluzioni dell’Esecutivo, presentate lunedì dal premier Nicolae Ciucă, includono tetti massimi dei prezzi e compensazioni. I tetti massimi per l’energia elettrica e il gas naturale saranno applicati per un anno, ha precisato il primo-ministro, il che offrirà ai cittadini e all’ambiente d’affari una stabilità dei prezzi e l’osservanza delle regole del mercato libero. “All’elettricità — per i clienti domestici — abbiamo stabilito l’introduzione di una tariffa sociale di 0,68 lei per kilowatt, IVA compresa, per i consumatori con un consumo mensile inferiore a 100 kilowatt. I consumatori con un consumo mensile di energia elettrica compreso fra 100 e 300 kilowatt beneficeranno della tariffa di 0,8 lei per kilowatt, IVA compresa. I clienti domestici con un consumo annuo inferiore a 1.200 metri cubi pagheranno una tariffa di 0,31 lei per kilowatt”, ha spiegato il premier.
Corina Cristea, 15.03.2022, 14:01
A 14,5 miliardi di lei (circa 3 miliardi di euro) è stimato l’impatto delle misure di sostegno per i consumatori domestici e non domestici, fino alla fine di quest’anno. Un’analisi dell’Associazione Energia Intelligente ricorda che la Romania è uno dei tre Paesi europei ad aver scelto di imporre un tetto massimo quale misura di sostegno. Il tetto massimo è stato però stabilito a un prezzo superiore al prezzo di mercato, 1,7 volte maggiore, per cui le misure di sostegno applicate in Romania sono tra le meno efficaci dell’UE — è la conclusione dell’analisi. Il sostegno per la popolazione è ancora meno significativo se prendiamo in considerazione il fatto che la Romania è il secondo Paese dell’UE come impatto negativo delle bollette dell’energia sul budget della famiglia — il doppio rispetto alla media europea nel 2022, si legge nel documento dell’Associazione Energia Intelligente.