Inizio di un nuovo anno accademico
In Romania è iniziato un nuovo anno accademico, con gli stessi problemi degli anni scorsi – lo scarso finanziamento del sistema, capienza insufficiente nelle case dello studente e bassi stipendi. Ogni anno sono sempre troppo pochi posti nelle case dello studente, anche se il numero degli studenti sta calando. Chi riesce, però, a ottenere un letto in stanze di tre, quattro o cinque persone, paga abbastanza solo per l’alloggio, dato che vanno coperte anche le spese per vitto e condominio.
Daniela Budu, 01.10.2015, 14:44
Le case dello studente statali sono le varianti meno costose, persino per quattro volte meno care rispetto a quelle private, in cui le tariffe superano spesso i 500 lei (circa 110 euro) al mese. In questo contesto, sia i genitori che i giovani richiamano l’attenzione che uno dei più seri problemi è quello degli stipendi quasi simbolici.
Anche l’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche di Romania tira un segnale d’allarme sui più importanti problemi affrontati dall’insegnamento superiore in Romania in questo momento: la corruzione e lo scarso finanziamento. Gli studenti vogliono andare in università pulite, in cui i fatti di corruzione non trovino il posto e in cui le parole plagio e tangenti non siano tollerate – si legge in un comunicato stampa dell’Alleanza.
Inoltre, loro chiedono che gli stipendi coprano le spese mensili di vitto e alloggio, capienza sufficiente nelle case dello studente e sconti per il trasporto per tutti gli studenti. Quest’anno, la massima concorrenza si è verificata all’Accademia di Studi Economici di Bucarest per le 11 facoltà. L’ASE ha aperto al concorso d’ammissione 3.000 posti finanziati dal budget e 2.600 a pagamento. Per l’anno accademico 2015-2016, le 19 facoltà dell’Università di Bucarest hanno messo alla disposizione dei candidati 4.450 posti dal budget e 4.000 a pagamento. A sua volta, il Politecnico aspetta 5.000 studenti nelle sue 15 facoltà.
Come una prima per quest’anno, gli studenti di Cluj (nord-ovest), Iasi (nord-est), Timisoara (ovest) e Bucarest hanno la possibilità di studiare per un semestre o un anno in un’altra città, nell’ambito di un programma di scambio di esperienza. Il vitto e l’alloggio per chi decide di iscriversi nel programma sono a carico delle istituzioni di insegnamento.
D’altra parte, il Governo di Bucarest ha approvato, tramite un’ordinanza d’urgenza, il mantenimento nel sistema del personale didattico universitario senza dottorato per un altro anno, per non peggiorare la sua scarsità.