Incendio Colectiv: nuova legge per la cura dei superstiti
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato che promulgherà la legge che prevede che i superstiti della tragedia del Club Colectiv beneficeranno di cure mediche per tutta la loro vita, proprio nel giorno della commemorazione — il 30 ottobre. L’annuncio è stato fatto dopo che la Camera dei Deputati, come istituzione con poteri decisionali, ha adottato il ddl secondo cui le spese legate alle cure, nel Paese o all’estero, delle persone ferite nell’incendio di Colectiv, saranno pagate dal budget del Ministero della Salute per tutta la durata della loro vita.
Daniela Budu, 29.10.2020, 12:13
A cinque anni dall’incendio che ha ucciso decine di giovani, i loro parenti e i superstiti cercano ancora giustizia nei tribunali. Il processo Colectiv, arrivato nella tappa delle sentenze definitive, è stato ripreso l’ultima volta alla Corte d’Appello con un rinvio, perché alcuni degli incolpati non hanno assunto avvocati. Si tratta del processo in cui sono stati condannati al carcere l’ex capo del rione in cui si trova il club, funzionari del comune, i padroni del club, due vigili del fuoco, pirotecnici e rappresentanti di una compagnia fornitrice di fuochi d’artificio. Secondo la decisione del tribunale di primo grado, loro e le istituzioni che rappresentano devono pagare danni pari a quasi 50 milioni di lei (circa 10 milioni di euro) alle vittime.
L’Associazione Colectiv, fondata dai parenti delle vittime e dai superstiti, afferma che, a cinque anni dall’incendio, le autorità non abbiano apportato alcun cambiamento per evitare in futuro tragedie come quella avvenuta quella sera. E’ stato realizzato persino un film su quanto accaduto cinque anni fa, che è la proposta della Romania agli Oscar 2021, alla sezione “il migliore film in lingua straniera”. Si tratta di una pellicola che parla del primo anno dopo l’incendio, di sistema versus persone, di verità versus strumentalizzazione, di interessi politici versus interesse pubblico, di coraggio e responsabilità individuali.
La sera del 30 ottobre 2015, sul palcoscenico del club Colectiv, improvvisato in un’ex fabbrica abbandonata, saliva un gruppo rock per esibirsi di fronte a centinaia di giovani. Poco dopo l’inizio del concerto, il fuoco d’artificio che faceva parte dello spettacolo offerto dal gruppo ha acceso la spugna di cui era rivestita la sala sovraffollata del club, dotato di un’unica porta di evacuazione. L’incendio è durato soli 153 secondi, in cui alcuni spettatori sono morti subito, altri sono stati gravemente feriti dalle fiamme e dal fumo e si sono calpestati per uscire dall’edificio.
Il premier e il sindaco del rione in cui si trovava il club hanno rassegnato allora le dimissioni. Nel frattempo, alcuni feriti sono stati trasportati all’estero per essere curati, altri, rimasti nel Paese, si sono spenti a causa delle ferite o delle infezioni nosocomiali. Sono state organizzate proteste di piazza sotto lo slogan “La corruzione uccide!”, è stato aperto un fascicolo penale in merito, sono stati fatti arresti, il processo si è prolungato, alla fine sono state stabilite le pene e le vittime o i loro eredi hanno ricevuto risarcimenti. Una delle più gravi tragedie avvenute in tempi di pace nella storia della Romania, l’incendio di Colectiv è costato la vita di 64 persone, la maggior parte giovani. Altri circa 200 sono rimasti feriti, di cui uno si è ulteriormente suicidato.