In preparazione del vertice Nato di Varsavia
Valentin Țigău, 04.07.2016, 15:49
Un rafforzamento militare senza precedenti
della Nato nell’est dell’Europa, dopo il conflitto russo-ucraino iniziato il 24
febbraio del 2014, è l’elemento- chiave che sarà all’attenzione dei leader dei
28 stati dell’Europa e del Nord America che si riuniranno, alla fine di questa
settimana, a Varsavia, ad un vertice di due giorni – molto importante per la
Romania, paese al confine orientale dell’Ue e della Nato. Il vertice deciderà,
allo stesso tempo, le future direttrici della strategia della Nato,
assicurandosi che l’Alleanza resterà una fonte essenziale di stabilità in un
mondo poco sicuro e imprevedibile.
Stando al corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, il
segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, potrebbe, inoltre, sottoporre
all’attenzione dei capi di stato le conseguenze dell’uscita della Gran Bretagna
dall’Ue. Stoltenberg ha dichiarato, di recente, che
dopo la decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione, la Nato è diventata
una piattaforma ancor più importante di cooperazione tra l’Europa e gli Usa, ma
anche di cooperazione militare e di sicurezza tra gli alleati europei e la
Nato.
Il vertice di Varsavia interessa moltissimo anche la Romania. L’anno
scorso, lo scudo antimissile americano di Deveselu (nel sud) è diventato operativo,
la Romania essendo inserita sulla mappa del sistema difensivo della Nato
nell’Europa Orientale. Si tratta di una delle più importanti basi americane in
Europa, concepita come sistema di difesa contro i pericoli fuori dall’Europa,
come dichiarava Hans Klemm, l’ambasciatore degli Usa a Bucarest, precisando che
lo scudo non è diretto contro la Russia.
Venerdi’, il Canada ha annunciato di inviare
1000 militari in Lettonia, nell’ambito del dislocamento dalla Nato di 4
battaglioni nell’est dell’Europa, esprimendo il suo desiderio di essere,
accanto agli Usa, alla Gran Bretagna e alla Germania, una delle 4
nazioni-quadro che rafforzeranno la presenza avanzata della Nato nell’Europa
Centrale ed Orientale.
Dall’altra parte pero’, Mosca accusa l’Alleanza di coinvolgere la
Russia in una corsa frenetica dell’inarmo che rompe l’equilibrio militare in
vigore dopo il crollo dell’Urss, nel 1991. Vladimir
Putin ha denunciato, la scorsa settimana, le manovre militari della Nato nei
pressi del confine russo, soprattutto nel Mar Nero e nel Mar Baltico, ammonendo
che Mosca risponderà adeguatamente a queste sfide.
Gli osservatori stimano che il vertice di
Varsavia rafforzerà, ciononostante, la posizione dura della Nato nei confronti
della Russia. Un
segno di questa strategia potrebbe essere la recente nomina di uno specialista
nei problemi russi, Rose Gottemoeller, nell’incarico di vicesegretario generale
della Nato. Gottemoeller è stata in precedenza
sottosegretario americano di stato per il controllo dell’armamento e la
sicurezza internazionale.