Il sostegno della NATO all’Ucraina
Gli stati membri della NATO si sono impegnati a sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Alleanza. Allo stesso tempo, l'ex repubblica sovietica riceverà decine di miliardi di euro in aiuti nel 2025.
Mihai Pelin, 11.07.2024, 16:15
In occasione del vertice anniversario a Washington, la NATO ha deciso di proseguire il processo di integrazione dell’esercito ucraino e di concedere un sostegno di 40 miliardi di euro per l’anno successivo. Allo stesso tempo, è in corso il trasferimento di aerei da combattimento F-16 dalla Danimarca e dai Paesi Bassi, richiesti da tempo da Kiev. Inoltre, l’Ucraina riceverà cinque nuovi sistemi di difesa Patriot donati dagli Stati Uniti, dalla Germania, dall’Italia, dai Paesi Bassi e dalla Romania. Essi aiuterebbero a proteggere le città, i civili e i militari ucraini. Allo stesso tempo, è stata annunciata l’istituzione della Missione di assistenza alla formazione e sicurezza per l’Ucraina (NSATU) che coordi la fornitura di equipaggiamento militare e formazione all’ex repubblica sovietica da parte dei paesi alleati e partner, nonché un nuovo centro di formazione in Polonia.
La dichiarazione finale del vertice adottata dai leader degli Stati alleati, secondo la quale il percorso dell’Ucraina verso la NATO è “irreversibile”, dimostra che l’Alleanza si impegna per l’adesione di questo Stato, ha affermato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. “Il futuro dell’Ucraina è nella NATO. L’Ucraina è diventata sempre più interoperabile e politicamente integrata con l’Alleanza. Accogliamo con favore i progressi concreti che l’Ucraina ha compiuto dopo il vertice di Vilnius sulle riforme democratiche, economiche e di sicurezza necessarie. Mentre l’Ucraina continua questo lavoro vitale, noi continueremo a sostenerla nel suo percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, che comprende l’adesione alla NATO”, si legge nella dichiarazione finale sull’Ucraina.
Anche il presidente romeno Klaus Johannis ha chiesto a Washington di intensificare il sostegno dato a Kiev nella guerra con la Russia e ha sostenuto la conferma dell’irreversibile percorso transatlantico dell’Ucraina. Il presidente ha apprezzato il fatto che sono in corso trattative per sostituire il sistema donato all’Ucraina. La Romania vuole la sua sostituzione con il sistema Patriot, ha spiegato il capo dello Stato romeno.
Il presidente ha precisato che in questi giorni si stanno svolgendo trattative con i partner americani e che i primi progressi sono già stati raggiunti. Klaus Iohannis: “Nel Consiglio Supremo di Difesa abbiamo discusso la questione in dettaglio qualche giorno fa e abbiamo dato mandato al Ministero della Difesa, i negoziati sono in corso e il nostro desiderio è ricevere in cambio un altro sistema Patriot. Naturalmente, non domani, ma in un futuro relativamente prossimo. Ma per compensare l’assenza del sistema che stiamo dando ora, penso che riusciremo a ottenere sistemi che saranno consegnati più velocemente e garantiranno una migliore sorveglianza dello spazio aereo nazionale”.
Il Presidente della Romania ha fatto riferimento anche all’aiuto che gli alleati danno all’Ucraina ed ha sottolineato che è stata consegnata circa la metà delle munizioni promesse, il che è poco. A suo avviso, Kiev deve continuare ad essere aiutata per non perdere la guerra con Mosca. Secondo gli esperti, senza la NATO, che fornisce quasi tutto il suo sostegno militare, l’Ucraina rischia di essere sconfitta sul campo di battaglia.