Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Il risultato della mozione di sfiducia

La coesione dell’arco governativo PSD-UNPR – PC – PLR è rimasta anche questa volta senza fessura. Cosicchè solo 194 deputati e senatori hanno votato la mozione di sfiducia inoltrata dal PNL, nelle condizioni in cui, per essere adottato, il documento aveva bisogno di almeno 278 voti. I gruppi parlamentari liberali riuniscono solo 173 eletti, cosicchè, già dalla vigilia, gli iniziatori stessi non si concedevano alcuna chance. Il fatto che parlamentari non affiliati, dissidenti socialdemocratici, popolari – nostalgici dell’ex presidente Traian Basescu – o ex membri della formazione populista PP-DD hanno votato accanto al PNL non ha significato nulla, quando tempo nemmeno l’UDMR – come peso, la seconda forza all’opposizione – non si è affiancata integralmente all’iniziativa liberale.

Il risultato della mozione di sfiducia
Il risultato della mozione di sfiducia

, 12.06.2015, 13:48

La coesione dell’arco governativo PSD-UNPR – PC – PLR è rimasta anche questa volta senza fessura. Cosicchè solo 194 deputati e senatori hanno votato la mozione di sfiducia inoltrata dal PNL, nelle condizioni in cui, per essere adottato, il documento aveva bisogno di almeno 278 voti. I gruppi parlamentari liberali riuniscono solo 173 eletti, cosicchè, già dalla vigilia, gli iniziatori stessi non si concedevano alcuna chance. Il fatto che parlamentari non affiliati, dissidenti socialdemocratici, popolari – nostalgici dell’ex presidente Traian Basescu – o ex membri della formazione populista PP-DD hanno votato accanto al PNL non ha significato nulla, quando tempo nemmeno l’UDMR – come peso, la seconda forza all’opposizione – non si è affiancata integralmente all’iniziativa liberale.

Su piano politico, quindi, dicono gli analisti, la mozione resta solo un esercizio di immagine, anche se i suoi temi sono tra i più gravi. I principali capi d’accusa della requisitoria stilata dai liberali sono stati il disastro nell’organizzazione dei seggi elettorali all’estero alle presidenziali di novembre, quando migliaia di persone non hanno potuto votare, anche se hanno fatto la fila per ore intere, nonchè la non adozione della legge sul voto per corrispondenza, grazie alla quale potrebbero essere prevenute simili situazioni. Sotto il titolo Victor Ponta dimesso per eccesso di potere tramite il blocco delle elezioni, il premier socialdemocratico è accusato di aver desiderato diventare presidente tramite il sabottaggio deliberato dei cittadini romeni all’estero, a maggioranza e per tradizione con opzioni di destra, e che ora rifiuta di organizzare scrutini parziali nelle numerose province, città e località rimaste senza i sindaci eletti nel 2012 e arrestati successivamente per corruzione.

Sopravvivendo a un’altra mozione di sfiducia – la terza dalla sua investitura a maggio 2012 – il premier ha stravinto un’altra battaglia. Però, constatano i commentatori, non è mica sicuro che vincerà la guerra. Nei media, nell’opinione pubblica, nelle cancellerie straniere, l’immagine di Ponta è gravemente lesa dagli scandali politici e di corruzione in cui sono coinvolte sia persone a lui vicine, che il premier stesso. Giovedì, un altro pezzo grosso del governo, Ioan Rus dei trasporti, ha dovuto dimettersi in seguito ad alcune dichiarazioni irriproducibili nei confronti dei romeni all’estero, che sembrano essere diventati una fissazione di alcuni dei leader PSD.

E una settimana fa, l’inoltrare della mozione era stata eclissata dall’annuncio della DNA che il primo ministro è sotto inchiesta penale per reati di corruzione – falsità in documenti, complicità in evasione fiscale, riciclaggio di denaro, conflitto d’interessi – che Ponta avrebbe commesso sia prima che dopo essere diventato capo di governo. Lui è diventato così il primo premier della Romania postcomunista messo sotto inchiesta penale nell’esercizio del mandato. Condizione che, secondo le speculazioni della stampa, potrebbe ledere persino la fedelità, finora impeccabile, dei partner della coalizione.

Foto: pixabay.com
In primo piano venerdì, 31 Gennaio 2025

Allerta epidemiologica in Romania

Dopo diverse settimane di moltiplicazione dei casi di infezioni respiratorie, che si tratti di influenza, polmonite o virus, le autorità sanitarie...

Allerta epidemiologica in Romania
Il ministro delle Finanze, Tánczos Barna (foto: gov.ro)
In primo piano giovedì, 30 Gennaio 2025

Finanziaria 2025

In un contesto economico complicato, in cui il livello del debito pubblico ha superato il 54% del Prodotto Interno Lordo e il deficit di bilancio si...

Finanziaria 2025
Emil Hurezeanu Roxana Mînzatu a Bruxelles / Foto: mae.ro
In primo piano mercoledì, 29 Gennaio 2025

Priorità della politica estera romena

L’Unione Europea comprende che la Romania rimane uno stato forte e stabile, con priorità allineate a quelle europee, ha dichiarato la...

Priorità della politica estera romena
foto: roaep.ro
In primo piano martedì, 28 Gennaio 2025

La Commissione di Venezia e le elezioni in Romania

La crisi politica senza precedenti a Bucarest non ha esaurito i suoi echi esterni. L’autorevole Commissione di Venezia ha pubblicato il suo...

La Commissione di Venezia e le elezioni in Romania
In primo piano lunedì, 27 Gennaio 2025

Reazioni dopo la rapina nei Paesi Bassi

Quattro dei reperti più importanti del patrimonio nazionale romeno sono stati rubati dal Museo Drents nella città olandese di Assen. Si tratta...

Reazioni dopo la rapina nei Paesi Bassi
In primo piano giovedì, 23 Gennaio 2025

Piani di ristrutturazione e proteste

Un deficit enorme e una Commissione Europea intransigente che chiede costantemente alla Romania di adottare misure per ridurlo determinano il Governo...

Piani di ristrutturazione e proteste
In primo piano mercoledì, 22 Gennaio 2025

Sforzi per ridurre il deficit di bilancio

Il Consiglio dei ministri delle Finanze europei ha approvato a Bruxelles i piani di riduzione del deficit di bilancio di otto stati comunitari, tra...

Sforzi per ridurre il deficit di bilancio
In primo piano martedì, 21 Gennaio 2025

Inizio del nuovo mandato di Donald Trump

Nessuno al mondo è rimasto indifferente al ritorno del repubblicano Donald Trump al ruolo che tanto ama e che gli è mancato per quattro anni:...

Inizio del nuovo mandato di Donald Trump

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company