Il PNL sta preparando una mozione di sfiducia
Il Partito Nazionale Liberale è deciso a rovesciare il governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest. Alle scontentezze si è aggiunta pure la recente modifica del Codice fiscale, tramite ordinanza d’urgenza: si tratta, tra l’altro, del passaggio del pagamento di tutti i contributi sociali a carico dei dipendenti e della diminuzione dell’imposta sui redditi dal 16 al 10%. Contestate da patronati, sindacati e da una parte della società civile, le misure sono aspramente criticate dall’opposizione parlamentare di destra con a capo i liberali.
Roxana Vasile, 15.11.2017, 13:04
Il Partito Nazionale Liberale è deciso a rovesciare il governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest. Alle scontentezze si è aggiunta pure la recente modifica del Codice fiscale, tramite ordinanza d’urgenza: si tratta, tra l’altro, del passaggio del pagamento di tutti i contributi sociali a carico dei dipendenti e della diminuzione dell’imposta sui redditi dal 16 al 10%. Contestate da patronati, sindacati e da una parte della società civile, le misure sono aspramente criticate dall’opposizione parlamentare di destra con a capo i liberali.
In seguito ai colloqui avuti finora, il PNL ha ricevuto il sostegno dei loro colleghi dell’Unione Salvate la Romania e i due partiti hanno annunciato che avvieranno insieme la mozione di sfiducia. I liberali hanno inoltre discusso con i rappresentanti dell’Unione Democratica Magiari di Romania. Almeno per il momento, Raluca Turcan, leader dei deputati liberali, sembrava contenta: Abbiamo discusso con l’USR, che si è impegnato fermamente a sostenere questa mozione di sfiducia. Con l’UDMR abbiamo discusso dettagliatamente e abbiamo avuto la soddisfazione di svolgere colloqui importanti su aspetti attinenti all’atto di governo, una cosa benefica anche per il futuro dell’attività parlamentare. Secondo me, tutto ciò che succede attualmente nel governo e nel PSD determinerà sempre più membri del Parlamento a guardare da una prospettiva diversa questa mozione di sfiducia.
Anche se non avevano ancora parlato con i liberali, i parlamentari del Partito Movimento Popolare, dell’ex presidente di destra Traian Băsescu, hanno annunciato di sostenere pure loro le pratiche volte a rovesciare il governo presieduto da Mihai Tudose, però sono del parere che il PNL dovrebbe proporre anche un’alternativa per la carica di premier.
La mancanza di alternativa e di alcune contro-misure liberali è invocata anche da Victor Ponta, in passato socialdemocratico, attualmente leader dei parlamentari non affiliati, membri della formazione Pro Romania, il quale dichiara: Non votiamo a favore della mozione, non ho capito perché vogliono avviarla. È già cambiato un governo e che cosa è successo? La stessa cosa. Cambia un altro governo. Qual è la soluzione del PNL? Il PNL fa una cosa solo per dire di aver fatto qualcosa, ma in realtà non succede nulla.
Se vogliono avere successo, i liberali devono convincere quanto più parlamentari, inclusi quelli del potere, a pronunciarsi a favore della mozione. Perciò, oltre ai normali negoziati con i partiti all’opposizione, ciascun parlamentare liberale cercherà di convincere un collega della coalizione governativa a sostenere la mozione. Però, dato che, dal punto di vista politico, non esiste certezza, il PNL ha in piano anche altre azioni — intende organizzare campagne di informazione dei cittadini a livello nazionale e proteste a Bucarest e in altre città romene. In più, si è rivolto all’Avvocato del Popolo in vista della contestazione alla Corte Costituzionale della riforma fiscale promossa dall’Esecutivo. (tr. G.P.)