Il partenariato strategico Romania – USA
Ricorrono 25 anni da quando sono state gettate le basi di una nuova collaborazione romeno-americana e di un Partenariato Strategico, l’11 luglio 1997, in occasione della breve visita ufficiale a Bucarest dell’allora presidente americano, Bill Clinton. Il partenariato puntava sul consolidamento dei rapporti bilaterali, il sostegno al processo di riforma e alle pratiche di integrazione euro-atlantica della Romania, la promozione del ruolo del Paese quale fattore di stabilità e sicurezza nell’Europa sud-orientale.
La diplomazia di Bucarest sottolinea che, al momento dal suo avvio, il Partenariato strategico ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale dei rapporti tra i due stati e, allo stesso tempo, uno strumento efficace di sostegno agli sforzi interni nel campo della riforma politica, economica, militare o amministrativa. 14 anni dopo, il 13 settembre, è stata adottata, a Washington, la Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico per il XXI Secolo tra la Romania e gli USA. Documento importante per i rapporti bilaterali dei due stati, esso confermava la buona cooperazione a livello del Partenariato e stabiliva i pilastri dei rapporti tra la Romania e gli USA: dialogo politico, sicurezza, economia, contatti interumani, scienza e tecnologia, ricerca, istruzione e cultura.
In occasione del 25/o anniversario del Partenariato, l’ambasciatore romeno a Washington, Andrei Muraru, è stato accolto dal leader della Casa Bianca, Joe Biden, il quale ha ringraziato la Romania per l’aiuto che ha offerto e continua a offrire all’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Andrei Muraru gli ha trasmesso il messaggio del presidente Klaus Iohannis e il desiderio di rafforzare il partenariato tra Bucarest e Washington. In un messaggio postato su Facebook, accompagnato da due foto in cui appare accanto al leader della Casa Bianca, Andrei Muraru scrive che la Romania è il più forte alleato degli USA nella regione, però la zona del Mar Nero è, al momento, il luogo più vulnerabile di tutto lo spazio della NATO. Se la Russia è la principale minaccia imminente e diretta per noi e i nostri vicini, la risposta non può essere che una presenza militare americana ancora più forte nella regione e in particolar modo in Romaniaˮ, ha sottolineato Andrei Muraru nel suo post.
D’altra parte, a livello economico, il presidente Klaus Iohannis ha salutato, domenica, l’annuncio del suo omologo americano, Joe Biden, relativo alla cooperazione energetica tra la Romania e gli USA, tramite il finanziamento da parte di Washington, con 14 milioni di dollari, di una nuova tappa del programma di reattori modulari in Romania. Garantire la sicurezza energetica è un obiettivo comune del partenariato strategico tra la Romania e gli USA”, ha puntualizzato Klaus Iohannis. Dal canto suo, il premier Nicolae Ciucă ha affermato che la decisione degli USA di finanziare la tappa preliminare degli studi di ingegneria e progettazione per lo sviluppo di piccoli reattori modulari in Romania è una componente fondamentale nello sviluppo del programma nucleare civile nazionale.
Leyla Cheamil, 28.06.2022, 13:03