Il nuovo Parlamento di Bucarest si riunisce per la prima volta
Martedi si è tenuta la prima riunione del Parlamento di Bucarest, risultato dalle elezioni dell11 dicembre. I lavori delle due Camere si sono svolti sotto il presidio dei senior del Parlamento, Leon Danaila, del Pnl, al Senato, e Miron Ignat, da parte delle minoranze nazionali, alla Camera dei Deputati. In apertura della riunione, Leon Danaila ha sottolineato che, lungo il tempo, il Senato romeno ha dimostrato la sua vocazione di principale motore della democrazia e luogo di dibattito politico per tutti i problemi nella società.
Florentin Căpitănescu, 21.12.2016, 18:30
Martedi si è tenuta la prima riunione del Parlamento di Bucarest, risultato dalle elezioni dell11 dicembre. I lavori delle due Camere si sono svolti sotto il presidio dei senior del Parlamento, Leon Danaila, del Pnl, al Senato, e Miron Ignat, da parte delle minoranze nazionali, alla Camera dei Deputati. In apertura della riunione, Leon Danaila ha sottolineato che, lungo il tempo, il Senato romeno ha dimostrato la sua vocazione di principale motore della democrazia e luogo di dibattito politico per tutti i problemi nella società.
“È inimmaginabile uno stato forte in assenza di una democrazia autentica, e una democrazia autentica non è possibile senza un Parlamento forte e rispettato”, ha detto Leon Danaila.
Alla Camera dei Deputati, il presidente della riunione, Miron Ignat, ha parlato della responsabilità che i parlamentari hanno nei confronti dei cittadini dai quali sono stati eletti.
“Noi, i parlamentari di questa legislatura, dobbiamo perfezionare la legislazione nel campo dellinsegnamento, in campo sanitario, nellamministrazione pubblica, cosicchè le leggi che adotteremo nella presente legislatura siano a vantaggio di coloro che ci hanno eletti affinchè li rappresentiamo in questo Parlamento”, ha detto Miron Ignat.
Come tappa procedurale, i partiti hanno diviso le commissioni di specialità. I socialdemocratici, quelli che, con il 45% dei voti, si sono imposti categoricamene alle elezioni, deterranno la presidenza della maggior parte di queste commissioni, sia alla Camera, che al Senato. Alla Camera, il PSD dirigerà 10 commissioni, tra cui la Commissione Giuridica e le Commissioni Bilancio, Difesa, Lavoro e Sanità. Il PNL, la seconda forza nel nuovo Legislativo, deterrà la presidenza di 4 commissioni. AllUnione Salvate Romania e allAlleanza Liberali e Democratici spettano due commissioni, mentre allUnione Democratica Magiari di Romania e al Partito Movimento Popolare, una commissione. Al Senato, al PSD spettano 11 commissioni, mentre ai liberali 5. I gruppi parlamentari hanno stabilito alcune linee guida della strategia che seguiranno nel successivo periodo.
“Non sosterrò mai una legge con cui vengano adottati benefici o altri vantaggi sociali per gli eletti. Dopo che saremo capaci di innalzare il tenore di vita in Romania, certo, allora potremo pensare anche a noi stessi”, ha affermato il leader socialdemocratico, Liviu Dragnea.
Dal canto suo, il segretario generale interinale del PNL, Marian Petrache, ha affermato che per il suo partito è importante: “Scegliere i migliori per gli incarichi spettanti al PNL, persone con esperienza, che hanno dimestichezza con le usanze parlamentari e che possono fare unopposizione costruttiva contro il PSD, nellinteresse di tutti. E nel nostro interesse, come partito, e nellinteresse dei cittadini romeni”.
Resta da vedere se le promesse fatte allinizio di questa legislatura saranno seguite dalla loro trasposizione in azioni concrete. (traduzione di Adina Vasile)