Il nuovo governo e la vacanza parlamentare
Fino al 1 settembre, quando il Parlamento riprenderà la sua attività e le sedute plenarie, l’esecutivo di Bucarest potrà emanare decreti legge in settori che non sono oggetto di leggi organiche. I documenti emanati avranno come oggetto settori come le finanze pubbliche e l’economia, lo sviluppo regionale, la pubblica amministrazione e i fondi europei o la sanità. Il Governo potrà emanare decreti legge in quattro settori di attività del Ministero della Difesa: la ratifica di accordi sulla cooperazione nel campo della difesa, emendamenti alla legislazione relativa alla partecipazione delle forze armate a missioni e operazioni oltre confine, l’ingresso, lo stazionamento e lo svolgimento di operazioni delle forze armate straniere sul territorio nazionale e la modifica del decreto legge relativo alle misure per la diminuzione delle spese pubbliche e il rafforzamento della disciplina finanziaria.
Corina Cristea, 03.07.2017, 12:37
Anche se l’opposizione ha criticato il documento, precisando che, al momento, non c’erano un programma di governo e un esecutivo nominato, i rappresentanti del potere hanno affermato che la procedura è prevista dalla Costituzione ed è regolare.
Nel frattempo, il nuovo governo di sinistra, formato da PSD e ALDE, ha cominciato la sua attività, annunciando anche gli obiettivi che si prefigge. Si è già confrontato anche con le prime proteste. Circa 1.000 persone di ogni età, la maggior parte giovani, ma anche anziani e bambini, molti in bicicletta, sono partiti, domenica sera, dalla sede dell’esecutivo, in una marcia intitolata Insieme salviamo il Paese dai corrotti”. Nel contesto in cui, a cinque mesi dall’inizio delle più ampie proteste di strada mai avvenute in Romania, la corruzione al vertice continua ad essere lungi dall’essere sradicata in Romania, la società civile si mobilita”, hanno annunciato gli organizzatori.
Loro affermano di aver preso questa decisione in seguito agli avvenimenti degli ultimi giorni, e all’introduzione di un tetto per l’abuso d’ufficio. Il 31 gennaio 2017, il Governo Grindeanu ha adottato il decreto legge n.13, tramite cui venivano apportate più modifiche ai Codici penali, tra cui anche il tetto di 200 mila lei (circa 44 mila euro) per il reato di abuso d’ufficio.
In seguito alle ampie proteste scoppiate a Bucarest e in altre città romene, il decreto legge n.13 è stato abrogato tramite un ulteriore decreto legge. Di recente, la Corte Costituzionale ha deciso che, tramite l’indagine sulle circostanze in cui è stato adottato il decreto legge n.13, la Direzione Nazionale Anticorruzione si è arrogata la competenza di effettuare un’inchiesta penale in un settore che supera il quadro legale. In base alla decisione della Corte Costituzionale, la Procura Generale ha deciso di archiviare il dossier. (tr. G.P.)