Il numero dei romeni uccisi o feriti in attentati terroristici è aumentato
Sempre più romeni diventano vittime dei sanguinosi attentati terroristici commessi in varie zone del mondo e che, negli ultimi 16 anni, sono aumentati molto e si sono conclusi con numerosi morti e feriti. In questi anni i terroristi hanno cambiato tattica e metodi. Se prima utilizzavano esplosivi, armi automatiche, mezzi più complessi e pericolosi, negli ultimi due anni, negli attentati a Nizza, Berlino, Londra e Stoccolma, hanno utilizzato veicoli con cui hanno investito la folla, ammazzando o ferendo più persone.
România Internațional, 10.04.2017, 13:28
Sempre più romeni diventano vittime dei sanguinosi attentati terroristici commessi in varie zone del mondo e che, negli ultimi 16 anni, sono aumentati molto e si sono conclusi con numerosi morti e feriti. In questi anni i terroristi hanno cambiato tattica e metodi. Se prima utilizzavano esplosivi, armi automatiche, mezzi più complessi e pericolosi, negli ultimi due anni, negli attentati a Nizza, Berlino, Londra e Stoccolma, hanno utilizzato veicoli con cui hanno investito la folla, ammazzando o ferendo più persone.
La più recente vittima è Andreea Cristea, una romena 31-enne che ha perso la vita in seguito all’attacco terroristico sul ponte di Westminster, a Londra, avvenuto due settimane fa. La romena è caduta nelle acque del Tamigi, dopo che l’attentatore, un sostenitore dell’islam radicale, nato in Gran Bretagna, ha investito i pedoni sul ponte di Westminster. Il secondo turista romeno ferito — il suo partner — è stato rilasciato dall’ospedale poco dopo l’attacco. E’ seguito l’attentato nella capitale svedese, in seguito al quale una romena è stata ricoverata in ospedale. La romena di 83 anni è stata colpita da pezzi di calcestruzzo buttati dal camion che è entrato nella folla ed ha una doppia frattura a una delle gambe.
Anche altri compatriotti sono diventati, lungo il tempo, vittime del terrorismo, sebbene la Romania non sia stata direttamente presa di mira. I primi romeni sono morti negli attentati commessi nel 2001 negli USA, di cui si è detto che abbiano cambiato il mondo. Quattro erano allora i connazionali morti. E’ seguito l’attentato a Madrid nel 2004, quando 16 romeni hanno perso la vita negli attentati con bomba. Da allora, sempre più Paesi europei e non solo, sono stati bersagli di sanguinosi attentati commessi da organizzazioni terroristiche, come Al Qaeda, Stato Islamico, da sostenitori di queste organizzazioni o dell’islam radicale. Negli attentati commessi a Parigi a novembre 2015, due romeni hanno perso la vita e altri due sono rimasti feriti. A marzo 2016, Bruxelles, capitale amministrativa dell’UE, che ospita anche la sede della NATO, è stata colpita da attentati con bomba alla metropolitana e all’aeroporto. 4 romeni sono stati feriti nelle esplosioni. E sempre l’anno scorso, un romeno è stato ucciso e un altro ferito nell’attentato terroristico a Nizza. Azioni del genere, che mettono in pericolo persone innocenti, non si possono in alcun modo giustificare — sottolineano ogni volta le autorità di Bucarest, ricordando che la Romania resta fermamente impegnata nel contrasto di tutte le forme di terrorismo e ribadiscono la necessità dell’intensificazione degli sforzi internazionali in tal senso. I più importanti leader del mondo hanno espresso, allo stesso tempo, la compassione per le vittime e la decisione di contrastare il terrorismo. (tr. G.P.)