Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, a Cernauti
In visita a Cernauti, città dell’Ucraina occidentale, il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu ha proposto che la Romania e l’Ucraina lavorino insieme per elaborare un documento comune relativo all’applicazione della legge sull’istruzione, che lede il diritto a studiare in lingua materna al circa mezzo milione di romeni che vivono nel Paese confinante. Teodor Melescanu ha sostenuto l’idea che l’articolo 7 della nuova legge ha un impatto negativo sullo studio in lingua romena. La Romania mantiene la sua valutazione che, nella forma in cui è stato adottato, l’articolo 7 della legge sull’istruzione ha un impatto negativo sul diritto dei membri della comunità romena di studiare in lingua materna. Ho discusso con il collega Pavlo Klimkin del giudizio della Commissione di Venezia relativo all’articolo 7 e anche del ruolo che potrà essere svolto da una legiferazione secondaria di questi problemi, al fine dei vedere quali sono le soluzioni da individuare insieme, ha detto Melescanu.
Daniela Budu, 12.01.2018, 13:02
In visita a Cernauti, città dell’Ucraina occidentale, il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu ha proposto che la Romania e l’Ucraina lavorino insieme per elaborare un documento comune relativo all’applicazione della legge sull’istruzione, che lede il diritto a studiare in lingua materna al circa mezzo milione di romeni che vivono nel Paese confinante. Teodor Melescanu ha sostenuto l’idea che l’articolo 7 della nuova legge ha un impatto negativo sullo studio in lingua romena. La Romania mantiene la sua valutazione che, nella forma in cui è stato adottato, l’articolo 7 della legge sull’istruzione ha un impatto negativo sul diritto dei membri della comunità romena di studiare in lingua materna. Ho discusso con il collega Pavlo Klimkin del giudizio della Commissione di Venezia relativo all’articolo 7 e anche del ruolo che potrà essere svolto da una legiferazione secondaria di questi problemi, al fine dei vedere quali sono le soluzioni da individuare insieme, ha detto Melescanu.
La sua proposta è stata accolta favorevolmente dal capo della diplomazia di Kiev, Pavlo Klimkin, il quale ha dichiarato che nessuno vuole ucrainizzare la comunità romena, dato il percorso dell’Ucraina verso l’Unione Europea, che presuppone anche rispetto per i diritti delle minoranze. Teodor Melescanu ha annunciato che nella Finanziaria per il 2018 saranno previsti i fondi per l’apertura di altri due punti di passaggio al confine tra la Romania e l’Ucraina, per ridurre i tempi di attesa. Ho parlato col ministro Klimkin e nel budget di quest’anno il Ministero delle Finanze provvederà a stanziare i fondi necessari all’apertura di due punti di passaggio del confine. Dal punto di vista della Romania, queste strutture sono completamente pronte per l’inaugurazione, aspettiamo solo la conclusione delle pratiche dalla parte ucraina nel corso del corrente anno. Per di più, abbiamo discusso anche la possibilità di aprire punti di passaggio destinati esclusivamente al traffico pedonale, che non implica il gran numero di auto e camion, e che offrirà semplicemente alla gente la possibilità di entrare in una relazione diretta, ha aggiunto il capo della diplomazia di Bucarest.
L’agenda della visita a Cernauti ha incluso anche dei colloqui ai quali hanno partecipato i ministri dell’Istruzione di Romania e Ucraina, Liviu Pop e Lilia Grinevici. La delegazione romena ha presenziato anche all’inaugurazione di una scuola e ha visitato il Liceo Mihai Eminescu, entrambi con insegnamento in lingua romena. Al Consolato Generale di Romania a Cernauti si è svolto un incontro con rappresentanti della comunità romena nella zona, e con il console generale, Eleonora Moldovan. I due ministri hanno incontrato anche gli esponenti delle associazioni romene di Cernauti e hanno deposto dei fiori ai monumenti dedicati ai poeti Mihai Eminescu e Taras Sevcenko.