Il Governo Grindeanu sopravvive alla prima mozione di sfiducia
Leyla Cheamil, 09.02.2017, 17:02
Il tentativo dell’opposizione di
destra di Bucarest di destituire il Governo PSD-ALDE è fallito. Promossa dal
PNL e dall’Unione Salvate Romania, la mozione Il Governo Grindeanu – il
Governo della sfida nazionale. Non legalizzate il furto in Romania, non ha
ricevuto, come c’era d’aspettarsi, la maggioranza dei voti dei parlamentari.
Quindi, a meno da un mese dall’insediamento, l’Esecutivo ha sopravvisuto senza
problemi alla prima mozione di sfiducia, il cui testo contiene critiche contro
la coalizione al governo. Questa è accusata di aver adottato, di notte, di
nascosto, il decreto-legge di modifica dei Codici penale, per esonerare dalla
responsabilità penale alcuni politici.
I romeni non vogliono la
concessione della grazia e il salvataggio dei politici corrotti. La
legiferazione nel proprio interesse non è una soluzione per la Romania, perchè
non fa altro che indebolire lo stato di diritto e indebolirci come nazione, si
mostra nel testo della mozione di sfiducia. Del resto, il decreto-legge sulla
modifica dei Codici Penali ha destato una forte ondata di malcontento
nell’intero Paese e, per giorni, i romeni sono scesi in piazza per chiedere
l’abrogazione del decreto, ma anche le dimissioni del Governo. A loro si sono
affiancati anche i romeni all’estero. Sotto la pressione della strada, il
Governo ha annunciato di rinunciare, per ora, alla modifica del Codice Penale e
del Codice di Procedura Penale. La mozione di sfiducia ha rappresentato una
sanzione politica contro l’Esecutivo, ha precisato, dopo il voto, il presidente
ad interim del PNL, Raluca Turcan.
Il Parlamento può riconquistare
la sua credibilità. Io credo che dobbiamo imparare qualcosa dal messaggio della
strada, dalle proteste di piazza. Credo che ci debba essere una reponsabilità
politica per la grande frode di fiducia e per il vergognoso decreto. Il fatto
che sia stato abrogato mostra che è stato fatto un errore e qualcuno deve
rispondere.
Sempre dall’Opposizione, il
presidente dell’Unione Salvate Romania, Nicusor Dan, ha affermato, dalla
tribuna del Parlamento, che il Governo ha perso la sua credibilità, in quanto
ha messo gli interessi del leader di partito al di sopra degli interessi del
Paese. Nicusor Dan ha affermato che non sarebbe stato il Governo a promuovere
il decreto-legge sulla modifica dei Codici Penali, ma che sarebbe stato il
presidente del Partito Socialdemocratico, Liviu Dragnea, che ha problemi con la
giustizia, a sollecitare che fosse emanato il decreto-legge.
Dal canto suo, il premier Sorin
Grindeanu ha dichiarato di aver capito l’emozione e il malcontento generati dal
decreto-legge e che le decisioni su temi delicati, come quello fiscale o
giuridico, saranno prese, nel futuro, tramite dialogo e in modo trasparente.
Non accetterò più alcuna
iniziativa di questo tipo nel Governo. Occorrono più dibattiti, più dialogo,
più opinioni di persone informate su questi argomenti che possono destare
emozioni forti nella società. Vi prometto che d’ora in avanti questo governo
sarà esclusivamente del dialogo e della consultazione pubblica sui grandi temi
che interessano l’intera società.
Anche il leader
socialdemocratico, Liviu Dragnea, ha affermato che la mozione attacca un
problema che il Governo Grindeanu ha ripensato, capendo il messaggio delle
persone che protestano in strada. (traduzione di Adina Vasile)