Il fumo, vietato negli spazi pubblici
Dal 17 marzo, in Romania non si può più fumare negli spazi pubblici chiusi. La legge antifumo, adottata quasi due mesi fa, proibisce il fumo al posto di lavoro o nelle istituzioni pubbliche, nei mezzi di trasporto in comune e nei luoghi di svago per bambini. Inoltre, il fumo è del tutto vietato nelle unità sanitarie, di insegnamento e in quelle destinate alla tutela e allassistenza dei bambini, pubbliche o private. Non è più permesso fumare neanche nei negozi, alle mostre o fiere che si svolgono allinterno, nei centri commerciali e nei mercati al chiuso.
Corina Cristea, 17.03.2016, 15:51
Dal 17 marzo, in Romania non si può più fumare negli spazi pubblici chiusi. La legge antifumo, adottata quasi due mesi fa, proibisce il fumo al posto di lavoro o nelle istituzioni pubbliche, nei mezzi di trasporto in comune e nei luoghi di svago per bambini. Inoltre, il fumo è del tutto vietato nelle unità sanitarie, di insegnamento e in quelle destinate alla tutela e allassistenza dei bambini, pubbliche o private. Non è più permesso fumare neanche nei negozi, alle mostre o fiere che si svolgono allinterno, nei centri commerciali e nei mercati al chiuso.
Una guida di applicazione della legge, resa pubblica mercoledì sul sito del Governo di Bucarest, precisa che altri spazi in cui il fumo è vietato sono i ristoranti, i bar, i caffè, le terrazze coperte o i club, inclusi quelli con accesso ristretto, i casinò, i centri culturali, artistici, sportivi o di svago. Non si può più fumare in stazioni di pullman, ferroviarie, nei taxi, mentre nei mezzi di trasporto in comune è vietata persino la sigaretta elettronica.
La Romania è diventato il 94-esimo Paese in cui è vietato fumare in tutti gli spazi pubblici, mentre gli unici posti in cui i fumatori possono ancora accendere una sigaretta negli spazi pubblici sono quelli allaperto oppure al posto di lavoro in spazi senza tetto o con tetto e una sola parete – cioè cortili, balconi aperti, terrazze o chioschi aperti. Eccezioni dalla legge antifumo sono le cellule per detenuti nei penitenziari di massima sicurezza o i luoghi allestiti appositamente nelle zone di transito sugli aeroporti internazionali.
Le persone fisiche che trasgrediscono la legge rischiano multe comprese fra 100 e 500 lei (20 – 120 euro), mentre quelle giuridiche fra 5 mila a 15 mila lei (1100 – 3300 euro). Le compagnie possono ricevere anche sanzioni supplementari, che vanno fino alla sospensione dellattività, e i dipendenti rischiano tagli salariali per un periodo determinato e persino lo scioglimento del contratto di lavoro per motivi disciplinari.
Come cera daspettarsi, la nuova legge ha creato due schieramenti, i fumatori considerandosi discriminati. Quelli più accaniti propongono anche soluzioni che permetterebbero loro di accendersi una sigaretta tranquilli, ad un tavolo, allinterno, e non fuori nella pioggia e nel freddo – e vanno fino allidea di trasformare i bar in club privati in cui si possa entrare solo in base ad una tessera di membro, oppure in “centri per lo studio del fumo”, secondo un precedente già esistito, a quanto pare, in Gran Bretagna. Altri, invece, che hanno il senso dellumorismo propongono la costruzione di camere rotonde, in tal caso il provvedimento relativo al numero di pareti essendo nullo.
Alcuni dei fumatori sono tuttavia del parere che la legge sia buona, mentre i medici dicono che contribuirà alla diminuzione dellincidenza di malattie che provocano il maggior numero di decessi tra la popolazione. (traduzione di Gabriela Petre)