Il discorso del presidente nel Parlamento
Il presidente romeno Klaus Iohannis si è recato in Parlamento per la prima volta dallinsediamento del Governo guidato da Sorin Grindeanu, dove si è pronunciato per un governo responsabile e sostenibile. Il presidente si è inoltre congratulato con i romeni che hanno portato i loro figli alle proteste, offrendo loro una vera lezione di democrazia. In risposta, i partiti al governo hanno rimproverato al capo dello stato che non eserciterebbe il suo ruolo di mediatore.
Corina Cristea, 07.02.2017, 17:01
Il presidente romeno Klaus Iohannis si è recato in Parlamento per la prima volta dallinsediamento del Governo guidato da Sorin Grindeanu, dove si è pronunciato per un governo responsabile e sostenibile. Il presidente si è inoltre congratulato con i romeni che hanno portato i loro figli alle proteste, offrendo loro una vera lezione di democrazia. In risposta, i partiti al governo hanno rimproverato al capo dello stato che non eserciterebbe il suo ruolo di mediatore.
Le immagini con le centinaia di migliaia di romeni che manifestavano in piazza contro la decisione del Governo PSD-ALDE di modificare tramite decreto-legge il Codice Penale e quello di Procedura Penale hanno fatto salire la Romania agli onori della cronaca nellintero mondo. Nel frattempo, il Governo Grindeanu ha fatto un passo indietro – ha abrogato il controverso decreto-legge con cui con aveva apportato le modifiche che hanno generato una forte reazione civica nel Paese e tra i romeni allestero. Poi ha elaborato un ddl destinato a modificare i Codici affinchè essi siano allineati a certe esigenze della Corte Costituzionale, e, alla fine, ha ritirato anche questo progetto.
Considerando che le modifiche alla legislazione penale promosse dal Governo Grindeanu vadano portate allattenzione anche dalla tribuna del Parlamento, il presidente Klaus Iohannis ha inviato, la scorsa settimana, una lettera alla direzione delle due Camere del Parlamento, in cui ha espresso lintento di rivolgere ai senatori e deputati un messaggio. Il capo dello stato ha disapprovato sin dallinizio la modifica della legislazione penale tramite decreto-legge e ultimamente ha espresso molte volte il suo malcontento, persino recandosi per qualche minuto in strada, accanto ai manifestanti. Egli aveva annunciato anche lavvio delle procedure per lorganizzazione di un referendum dove il popolo possa esprimere la sua volontà sulla continuazione delle lotta alla corruzione e la garanzia dellintegrità dellincarico pubblico. Klaus Iohannis ha affermato che la sua missione è di ripristinare lo stato di diritto e che farà di tutto affinchè la Romania sia liberata dalla corruzione – idee ribadite, adesso, anche nella plenaria del Parlamento: “La nazione è in allerta, è viva, attenta ed è scontentissima. Unimportante indagine sociologica condotta negli ultimi tre giorni rileva che l80% dei romeni ritiene che il Paese vada nella direzione sbagliata. Come si è giunti qui a meno di un mese dalle elezioni politiche? L11 dicembre scorso, il Partito Socialdemocratico ha riscosso una grande vittoria, ma subito dopo, con una strana strategia tipo kamikaze è entrato in collisione con una grande parte della societa”, ha dichiarato il capo dello stato.
Occorrono soluzioni urgenti per superare questa impasse e queste soluzioni devono arrivare da chi ha creato il problema. Ossia il principale partito al governo, il Partito Socialdemocratico, ha affermato Klaus Iohannis. Nella sua opinione, labrogazione del decreto-legge e le eventuali dimissioni del ministro della Giustizia significherebbero troppo poco, mentre eventuali elezioni politiche significherebbero troppo. Il presidente ha chiesto allEsecutivo di governare in modo trasparente, prevedibile, dando prova di responsabilità, e al Parlamento, dominato dal PSD, di dare leggi per la popolazione, anzichè per un gruppo di politici con problemi. (traduzione di Adina Vasile)