Il decentramento – tra principi e necessita’
Ştefan Stoica, 13.04.2017, 16:47
Nei prossimi tre mesi, tutti i ministeri realizzeranno
analisi d’impatto sulla strategia di decentramento, mentre nei prossimi sette
mesi saranno adottate le leggi settoriali per la sua applicazione. Le
precisazioni sono arrivate dal vicepremier Sevil Shhaideh alla fine della
seduta in cui il l’Esecutivo PSD-ALDE di Bucarest ha adottato la strategia di
decentramento. I settori mirati dal processo cosi neccessario ma anche tanto
rimandato sono : agricoltura, istruzione, sanità, cultura, ambiente, gioventù,
sport e turismo.
Il vicepremier Sevil Shhaideh ha esemplificato : nel
settore agricolo, ci riferiamo al decentramento dell’applicazione delle
politiche che riguardano l’allestimento e lo sviluppo durevole delle zone
rurali. Nel settore della cultura, ci riferiamo alla concessione
dell’inaugurazione o per il rilascio degli avvisi necessari agli interventi ai
monumenti storici di classe B. Nel turismo, al trasferimento del rilascio dei
brevetti turistici, della classificazione delle strutture di accoglienza,autorizzazione
delle spiagge turistiche, all’approvazione delle documentazioni tecniche nel
settore.
I vantaggi generati dal decentramento sono noti. Si
tratta di avvicinare ai cittadini tutti i servizi pubblici. Pero’, d’altra
parte,sono preparate le autorità locali ? ed hanno le competenze necessarie per
prelevare le nuove attribuzioni ? Di nuovo Sevil Shhaideh: In questo momento
non parliamo delle competenze attuali delle autorità locali, bensi della
preparazione del processo di decentramento. Il decentramento deve essere
realizzato con l’assicurazione delle risorse umane, ma anche con il livello
finanziario necessario per esercitare le competenze. Parliamo, dunque, per ora,
solo delle analisi d’impatto e delle leggi settoriali. Probabilmente sulle
competenze della autorità locali inizieremo i dibatti l’anno prossimo.
Il premier Sorin Grindeanu si dice convinto che, a
livello locale, il decentramento avrà un impatto positivo reale. Egli ha
chiesto ai ministeri implicati di avviare i colloqui sul decentramento prima
all’interno e con le istituzioni subordinate, per evitare che le agenzie
governative diventino degli ostacoli nel processo di applicazione.
Non è per la prima volta che si parla del decentramento.
A gennaio 2014, la Corte Costituzionale ha deciso che la legge sul Decentramento,
per la quale il governo Ponta si era assunto la responsabilità nel Parlamento, era
incostituzionale. I giudici costatavano inavvertenze per le competenze
trasferite ma anche in merito allo statuto giuridco dei beni .