Il commissario per il lavoro, a Bucarest
In visita in Romania, il commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, ha discusso con le autorità delle misure che Bucarest dovrebbe prendere per contrastare la povertà della popolazione, ma anche dell’impatto della guerra in Ucraina sull’economia dell’Europa. “In primo luogo, dobbiamo assicurarci che questa guerra non porti a una nuova crisi economica in Europa. Questo è un aspetto molto importante. Certo che abbiamo una serie di aspetti incerti, il prezzo dell’energia, che può influire su alcuni settori. Per fortuna, la Romania gode quasi di autonomia, si trova in una situazione energetica molto buona, ed è un fatto positivo”, ha affermato Nicolas Schmit.
Insieme al premier Nicolae Ciucă, il commissario ha analizzato, principalmente, la risposta dell’UE alla crisi generata dall’aggressione militare russa. Il capo dell’esecutivo ha presentato la strategia della Romania per assicurarsi l’indipendenza energetica tramite l’uso di energia nucleare, lo sviluppo della capacità di produzione di energia rinnovabile e lo sfruttamento dei nuovi giacimenti di gas naturali offshore.
D’altra parte, Nicolas Schmit ha sottolineato l’efficacia degli sforzi delle autorità romene di ricevere gli oltre mezzo milione di profughi. Ha inoltre espresso il sostegno della Commissione Europea all’accesso rapido ai fondi che sono già a disposizione degli stati membri ed ha dato assicurazioni che ne saranno aggiunte nuove risorse. Bruxelles desidera appoggiare il governo romeno nei suoi sforzi di aiutare i giovani a trovare un posto di lavoro, ha detto il commissario, dopo l’incontro con il ministro del Lavoro, Marius Budăi. Egli ha affermato che tale fatto può essere realizzato tramite l’implementazione di un’iniziativa comunitaria, definita “Garanzia per la Gioventù” e l’accesso ai fondi disponibili. Secondo lui è importante anche l’attuazione del programma “Garanzia per i bambini”, perché c’è un problema serio di povertà in Romania, soprattutto tra i bambini: “Che siano offerte a tutti i bambini opportunità migliori, istruzione e una nutrizione più adatta. Abbiamo parlato anche della povertà degli anziani. In quest’ultimo caso parliamo di pensioni e del contrasto della povertà”.
Dal canto suo, Marius Budăi ha precisato che è necessario rendere più flessibile il tetto del 9,4% del PIL che limita le spese con le pensioni, previsto nel PNRR, perché contenere l’ammontare delle pensioni entro questa percentuale determina un impoverimento della popolazione: “Sono d’accordo e appoggio, l’ho detto anche al commissario, qualsiasi riforma per il benessere dello stato romeno e che sia conforme ai provvedimenti dei trattati dell’Unione Europea. Anche noi siamo profondamente attaccati a questo progetto europeo, però non firmerò alcuna riforma che potesse mantenere la povertà o portare all’impoverimento dei cittadini romeni”.
Per appoggiare la Romania nel contesto della crisi al confine con l’Ucraina, di recente, si sono recati a Bucarest anche il commissario europeo per gli affari interni e il commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi.
Daniela Budu, 01.04.2022, 15:12