Il Codice Fiscale e i partiti politici
In un clima politico teso, specifico per un anno pre-elettorale, che preannuncia le amministrative e le politiche del 2016, ieri, i rappresentanti dei partiti parlamentari hanno convenuto sulla modifica del nuovo Codice Fiscale attraverso consenso politico. Breve, ma movimentata, la storia di questo documento è una tragicomica. Elaborato, nella sua maggior parte, dallex ministro delle Finanze, Darius Valcov, che ulteriormente si è dimesso ed è stato arrestato per reati di corruzione, e sostenuto fermamente dal premier socialdemocratico Victor Ponta, lui stesso sotto indagine penale, il Codice era stato votato allunanimità dai parlamentari. Il premier ha dato assicurazioni ripetutamente che i suoi provvedimenti sono sostenibili e che limpatto sul bilancio della riduzione dellIva potrebbe essere coperto solo in seguito ad una più efficiente raccolta delle tasse.
Bogdan Matei, 21.08.2015, 16:15
Il 17 luglio, il presidente romeno Klaus Iohannis ha inviato il Codice al riesame del Parlamento, affermando che la sua applicazione non è sostenibile. In seguito alle discussioni tecniche tra gli economisti dei partiti, si è convenuto su un calo dellIva a tappe, al 20% dal 1 gennaio del 2016 e al 19% allinizio del 2017. Si è convenuto, inoltre, sul rinvio dellabrogazione della supraccisa di 7 eurocentesimi sui carburanti fino al 1 gennaio del 2017. In seguito allapplicazione dei nuovi provvedimenti, il deficit di bilancio sarà di solo il 2%, afferma il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. I partner-junior di governo hanno posizioni lievemente divergenti. LUnione Nazionale per il Progresso della Romania si dichiara daccordo con le proposte fatte ieri, mentre Alde continua a sostenere la variante già adottata dal Parlamento. Una decisione politica sarà presa giovedi, alla seduta della coalizione di governo, prima della sessione straordinaria del Senato dello stesso giorno, destinata sempre alle modifiche al Codice Penale. Dallopposizione, i liberali affermano, attraverso il deputato Eugen Nicolaescu, che la Romania sarà, grazie al Codice Fiscale modificato, più competitiva di altri Paesi Ue. Sempre dallopposizione, anche lUnione Democratica Magiari di Romania ha annunciato di gradire le modifiche, anche se avrebbe desiderato la riduzione dellIva al 19% dal 2016.
Gli specialisti sono piuttosto prudenti. Il presidente del Consiglio Fiscale, Ionut Dumitru, teme che il deficit di bilancio potrebbe superare il 4% del Pil se il nuovo Codice Fiscale sarà applicato nella forma convenuta dai partiti e se, allo stesso tempo, saranno operati gli aumenti salariali promessi dal Governo ai dipendenti statali. Mentre la soglia accettata nellUe è del 3%, stando ai criteri convenuti nel Trattato di Maastricht. Gli aumenti salariali previsti destano anche la preoccupazione della Banca Centrale romena. Unincentivazione della domanda, nel contesto degli equilibri economici fragili, “non è necessariamente la cosa più saggia”, ammonisce il portavoce della Banca, Dan Suciu. (traduzione di Adina Vasile)