Il caso Caracal
Gheorghe Dincă, il meccanico auto sessantenne della piccolo città di Caracal, nel sud della Romania, ha finalmente ammesso, ieri, i delitti compiuti: ha rapito per strada, sequestrato, violentato e ucciso due adolescenti. Alexandra, 15enne, è stata data per dispersa lo scorso mercoledi, e giovedi e riuscita a trovare un cellulare e chiamare tre volte il numero di emergenza 112. Nonostante la ragazza abbia fornito parecchi dati sul posto in cui era stata sequestrata dal rapitore, il Servizio segreto militarizzato di Telecomunicazioni Speciali (STS) non è riuscito a trovare la location esatta di Alexandra Măceşanu, bensi a stabilire solo unarea di ricerca. Cosicchè, dopo i sopralluoghi in tre location sbagliate, i poliziotti hanno avuto bisogno di 19 ore per un quarto sopralluogo, questa volta sulla proprietà del sospetto.
Roxana Vasile, 29.07.2019, 14:08
Le forze dellordine hanno indicato come responsabile di questo ritardo inclusivamente il procuratore che si occupava in quel momento del caso, il quale, invocando provvedimenti legali, non ha permesso loro di irrompere nella “casa degli orrori” prima delle 6 del venerdi scorso, quando, ovviamente, era troppo tardi. Interrogato dalla polizia, Gheorghe Dincă ha ammesso di aver ucciso Alexandra subito dopo essersi reso conto che ladolescente aveva chiamato il 112 per chiedere aiuto. Le prove rilevano che, ulteriormente, lha incinerata. Nel cortile della sua casa, nel barile in cui lavrebbe incinerata, gli inquirenti hanno rinvenuto resti umani calcinati e gioielli appartenenti alla ragazza.
La stessa sorte è spettata, lo scorso aprile, anche alla diciottenne Luiza Mihaela Melencu, che la famiglia aveva data per dispersa. Accusato inizialmente di tratta di minorenni e stupro, Gheorghe Dincă è stato accusato, dopo lammissione dei delitti, anche di omicidio aggravato. Gli psichiatri ammoniscono, però, che luomo potrebbe essere un serial killer il quale è possibile che abbia agito per un periodo più lungo di tempo e sia stato scoperto solo adesso. Perciò, il fascicolo sugli omicidi di Caracal potrebbe essere solo allinizio, in quanto potrebbero seguire altre scoperte raccapriccianti.
Venerdi, dallapparizione delle prime informazioni sulla stampa, numerose persone della città di Caracal, vicini indignati e non solo, si sono radunate davanti alla casa del criminale per seguire dal vivo ciò che stava succedendo, ma anche per esprimere la propria rabbia per lincompetenza delle autorità, che hanno gestito questo caso con unincuria imperdonabile. La pessima gestione del caso ha provocato proteste popolari anche nella capitale Bucarest e nelle grandi città romene.
La destituzione del capo della Polizia Romena, di una serie di capi della polizia locale e del prefetto della provincia di Olt non sembra placare gli spiriti. Domani, nel Consiglio Supremo di Difesa, su richiesta del presidente romeno, sarà presentato un rapporto preliminare sul caso Caracal. Il presidente Klaus Iohannis ha sottolineato che le dimissioni di tutti coloro che hanno gestito male il caso sono obbligatorie, ma non sono per niente sufficienti, e che occorre eliminare le cause profonde che hanno reso possible una simile tragedia. Dal canto suo, il capo dellEsecutivo romeno, Viorica Dăncilă, ha deciso la costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale che elabori un piano di misure urgenti per accelerare i tempi di intervento in situazioni critiche.