Il calendario delle elezioni presidenziali in Romania
In Romania, il primo turno delle elezioni presidenziali si terrà il 24 novembre, mentre l'8 dicembre quello decisivo.
Ştefan Stoica, 29.08.2024, 11:41
Il Governo romeno ha adottato ieri il calendario delle elezioni presidenziali di quest’anno, una settimana dopo aver stabilito anche quello per le politiche. Il primo turno delle presidenziali si svolgerà il 24 novembre. La legge prevede che, per essere eletto, un candidato debba ottenere, al primo turno, i voti della metà più uno del totale degli elettori, quindi oltre 9 milioni, il che è praticamente impossibile, quindi un secondo turno è previsto per l’8 dicembre.
Tra i due turni presidenziali si terranno le elezioni politiche, cioè il 1 dicembre, Festa Nazionale della Romania. Gli elettori romeni residenti all’estero potranno votare per tre giorni – venerdì, sabato e domenica – alle elezioni presidenziali, rispetto ai due giorni in cui potranno esprimere la loro opzione per le politiche.
Se l’ultima competizione per la massima carica ha avuto una fine prevista, e il candidato liberale alla propria successione, Klaus Iohannis, ha confermato i sondaggi e ha superato, nel 2019, la candidata socialdemocratica, Viorica Dăncilă, completamente diversa si delinea la gara per la poltrona presidenziale nel 2024. Questo perché la dose di imprevedibilità è più alta che mai, cosa che si riflette anche nei sondaggi.
L’ex leader del PSD, Mircea Geoană, attualmente vicesegretario generale della NATO, e l’attuale capo dei socialdemocratici, il primo ministro Marcel Ciolacu, hanno buone chance di entrare nella fase decisiva. Secondo le sue stesse parole, Geoană annuncerà ufficialmente la sua candidatura quando scadrà il suo mandato alla NATO. Ricordiamo che nel 2009 è stato il controcandidato di Traian Băsescu e ha perso a meno dell’1%, il che ha sollevato sospetti di frode e ha portato il PSD a contestare, anche se senza successo, il risultato delle elezioni.
D’altronde, la sinistra politica non dà un presidente dal 2000, quando la figura tutelare della socialdemocrazia, Ion Iliescu, ha vinto un secondo mandato. Marcel Ciolacu, confermato al recente congresso dei Socialdemocratici come candidato presidenziale del partito, è fiducioso che sarà lui a rompere il monopolio della destra sulla massima carica.
Il contesto gli è favorevole: il candidato del PNL, Nicolae Ciucă, ex capo di Stato Maggiore dell’Esercito, propulsato, con l’ampio sostegno di Klaus Iohannis, nella carica di leader dei liberali, è al di sotto del partito nei sondaggi demoscopici. Il PSD e il PNL sono partner di governo, ma le tensioni pre-elettorali e i discorsi accesi perturbano la loro cooperazione.
Sempre dalla destra arriverebbe, nonostante l’ambiguità ideologica, anche la nuova presidente dell’USR, Elena Lasconi, il cui unico vantaggio è, in questo momento, l’elemento di freschezza sul mercato politico. Nella gara presidenziale entreranno anche gli esponenti della corrente sovranista e nazionalista, il leader dell’AUR, George Simion, e Diana Șoșoacă (partito SOS Romania).
Il secondo turno delle presidenziali metterà fine alla maratona elettorale del 2024 in Romania. Il 9 giugno si sono svolte le elezioni amministrative ed europee.