Il budget dei nuclei familiari in Romania
Uno studio sulla qualità della vita, condotto lo scorso anno dall’istituto Nazionale di Statistica, indica che, in Romania, quasi due nuclei familiari su cinque (37,6%) reggono difficilmente o molto difficilmente le spese correnti. Se vengono compresi pure quelli che affrontano certe difficoltà anche nella spesa quotidiana, si arriva all’80% del totale. Invece, per un nucleo familiare su cinque, le spese correnti non pongono dei problemi particolari. La situazione più difficile interessa i nuclei mantenuti da donne (47,4%) o da persone in età di 65 anni e oltre (44,7%), nonchè quelli formati da due adulti con almeno tre figli (57,1%). In questa situazione si ritrova anche il 59,9% dei nuclei mantenuti da un disoccupato e il 52,6% di quelli a carico di un agricoltore. Eppure, per quanto riguarda la capacità di pagare in tempo le spese condomininali, le rate dei mutui o le bollette, dallo studio risulta che meno di un terzo dei nuclei hanno riportato ritardi ripetuti, provocati principalmente dalla situazione finanziaria poco soddisfacente.
Leyla Cheamil, 16.09.2019, 13:52
Uno studio sulla qualità della vita, condotto lo scorso anno dall’istituto Nazionale di Statistica, indica che, in Romania, quasi due nuclei familiari su cinque (37,6%) reggono difficilmente o molto difficilmente le spese correnti. Se vengono compresi pure quelli che affrontano certe difficoltà anche nella spesa quotidiana, si arriva all’80% del totale. Invece, per un nucleo familiare su cinque, le spese correnti non pongono dei problemi particolari. La situazione più difficile interessa i nuclei mantenuti da donne (47,4%) o da persone in età di 65 anni e oltre (44,7%), nonchè quelli formati da due adulti con almeno tre figli (57,1%). In questa situazione si ritrova anche il 59,9% dei nuclei mantenuti da un disoccupato e il 52,6% di quelli a carico di un agricoltore. Eppure, per quanto riguarda la capacità di pagare in tempo le spese condomininali, le rate dei mutui o le bollette, dallo studio risulta che meno di un terzo dei nuclei hanno riportato ritardi ripetuti, provocati principalmente dalla situazione finanziaria poco soddisfacente.
Comunque, la situazione più grave interessa i nuclei familiari costituiti da disoccupati, che al 59,5% non sono riusciti a pagare gli oneri alla scadenza. Ritardi diffusi anche tra i nuclei con numerosa prole o monoparentali con almeno un figlio. Le stime sul reddito minimo che consentirebbe la copertura delle spese correnti sono direttamente collegate al grado in cui riescono a far fronte alle spese imposte dalla vita quotidiana. Oltre un quarto dei nuclei familiari considera di farcela con un reddito minimo mensile compreso tra i 1001 e i 2000 lei (208-416 euro), mentre tre nuclei su cinque richiedono almeno 2000 lei. Infine, oltre un terzo dei nuclei familiari richiede un reddito mensile superiore a 3000 lei (625 euro).