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Il bilancio dello stato e l’aumento degli stipendi

Il ministro delle finanze romeno, Viorel Ştefan, ha partecipato lunedì alla plenaria della Camera dei Deputati, su richiesta del Partito Nazionale Liberale (all’opposizione), il quale ha voluto sapere se ci sono soldi per le promesse fatte dal PSD nella campagna elettorale, inclusi gli aumenti salariali annunciati. I liberali sostengono che gli incassi nel primo trimestre sono inferiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2016 e inferiori al livello menzionato nella finanziaria. Il PNL ha sollecitato persino le dimissioni del ministro delle finanze, elencando tra i motivi il taglio degli investimenti pubblici e il livello basso degli incassi.

Il bilancio dello stato e l’aumento degli stipendi
Il bilancio dello stato e l’aumento degli stipendi

, 11.04.2017, 14:51

Il ministro delle finanze romeno, Viorel Ştefan, ha partecipato lunedì alla plenaria della Camera dei Deputati, su richiesta del Partito Nazionale Liberale (all’opposizione), il quale ha voluto sapere se ci sono soldi per le promesse fatte dal PSD nella campagna elettorale, inclusi gli aumenti salariali annunciati. I liberali sostengono che gli incassi nel primo trimestre sono inferiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2016 e inferiori al livello menzionato nella finanziaria. Il PNL ha sollecitato persino le dimissioni del ministro delle finanze, elencando tra i motivi il taglio degli investimenti pubblici e il livello basso degli incassi.



Bogdan Huţucă, deputato PNL: “Dopo i primi tre mesi di governo, l’economia romena è già messa con le spalle al muro. E questo avviene prima che il governo cominci a concedere i benefici sociali promessi. Non solo la parte degli incassi è deteriorata, ma pure la parte delle spese e profondamente deformata. Dopo le politiche incoerenti applicate nei primi tre mesi dell’anno, siamo arrivati nella situazione, del tutto indesiderata, che tre categorie di spese – personale, beni e servizi, assistenza sociale – coprono già l’85,31% delle spese totali”.



Dal canto suo, il presidente interinale del PNL, Raluca Turcan, afferma che gli incassi afferenti ai mesi di gennaio e febbraio ammontano alla metà della somma stimata per i primi tre mesi e che sarà impossibile coprire la differenza in marzo. Stando al ministro delle finanze, le affermazioni dell’opposizione sono incorrette e il fatturato dei primi mesi rientra nell’obiettivo di crescita economica assunto, del 5,2%. Sono stati creati oltre 44.000 nuovi posti di lavoro e si è registrato un miglioramento del grado di fiducia nell’economia, è del parere il ministro delle finanze.



Viorel Ştefan: “Le stime per il primo trimestre del 2017 indicano un’eccedente del saldo del budget generale consolidato dello 0,2% del PIL. Allo stesso tempo, si notano un’ottima evoluzione degli incassi dalle imposte sui redditi e sui contributi sociali, in seguito alla dinamica elevata della massa salariale dell’economia, un miglioramento degli incassi a marzo dall’IVA e dalle accise, ma anche una diminuzione delle spese per beni e servizi di circa il 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.



Viorel Ştefan ha aggiunto che attende l’esecuzione di bilancio per il primo trimestre per vedere che impatto sul bilancio avranno gli aumenti salariali quando entrerà in vigore la legge sulla retribuzione unitaria. Viorel Ştefan: “Per quanto riguarda la capacità del bilancio di assorbire l’impatto, è prematuro esprimere un’opinione, attendo almeno l’esecuzione per il primo trimestre e allora avrò un’immagine più chiara su quanto dell’aumento della massa salariale potrà essere assorbito nel secondo semestre di quest’anno e su quanto sarà assorbito nelle prossime esecuzioni di bilancio”. La legge sulla retribuzione unitaria per i pubblici dipendenti dovrebbe entrare in vigore dal 1 luglio, dopo il dibattito e l’adozione nel Parlamento. (tr. G.P.)


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