Il 98esimo dell’Unione della Bessarabia con la Romania
Valentin Țigău, 28.03.2016, 17:25
A Chisinau,
si è svolta, ieri, una marcia unionista, in occasione del 98esimo dell’unione
della Bessarabia – provincia storica romena annessa, nel 1940, dall’ex Urss -
con la Romania. I sostenitori dell’unione hanno lanciato un’assise – Il
Consiglio del Paese 2, che si propone la riunificazione della Moldova
(identificata, in linea di massima, con la Bessarabia storica), con la Romania
entro il 2018, quando ricorrono 100 anni dall’unione delle province storiche
romene in uno stato unitario. Come riferito da Radio Chisinau, l’unione della
Moldova con la Romania è stata chiesta da decine di migliaia di persone che
hanno preso parte alla più ampia marcia unionista nella capitale dello stato
confinante. I manifestanti hanno formato una grandissima bandiera tricolore di
migliaia di palloncini che hanno recato, in marcia, fino alla stazione
ferroviaria, dove si trova il Monumento dei romeni della Bessarabia deportati
dai sovietici nei lager di lavoro forzato in Siberia. I manifestanti hanno
scandito Unione, Abbasso il confine sul fiume Prut, La Bessarabia è
Romania.
Oltre 1.700
delegati da tutte le località della Moldova, rappresentanti della diaspora
unionista e ospiti dalla Romania hanno adottato, nell’ambito di un congresso,
la road map della riunificazione entro il 2018 e i passi ulteriori. Tra gli
obiettivi proposti, l’avvio del progetto d’investimenti per la Moldova,
l’approvazione, dai parlamenti di Bucarest e Chisinau, dei principi della
riunificazione, il gemmellaggio di tutte le località della Moldova con località
della Romania, la creazione di uno spazio audiovisivo unico Romania-Moldova,
l’unificazione dei programmi educativi dei due Paesi. L’Agenzia TASS informa
che, allo stesso tempo, a Chisinau, meno di 1000 persone hanno partecipato ad
una marcia separata, contro l’unione con la Romania.
La marcia di
ieri dei sostenitori dell’unione si è svolta in un periodo di instabilità
politica prolungata e di ampie proteste popolari. La corruzione, la povertà, la
mancanza di una direzione politica chiara, l’ambiguità nelle relazioni
geopolitiche e il conflitto in Transnistria irrisolto da ben 26 anni mantengono
la Moldova nella zona di attenzione dell’Ue che ha offerto, nel 2014, la chance
di un Accordo di Associazione. Il senatore romeno per i romeni all’estero
Viorel Badea dichiarava, ieri, a Radio Romania, che la situazione è complicata.
Io vedo una
Moldova che non si ritrova più, che ha perso il ritmo che noi credevamo che
aveva riacquisito, ultimamente; la gente è abbastanza confusa; parlavo ieri con
un sindaco e mi diceva che la gente non crede più a niente e a nessuno, ha affermato Badea.
In questo contesto, non
sorprende il fatto che, un numero sempre maggiore di persone, vedano l’unione
con la Romania come una soluzione salvatrice. (traduzione di Adina Vasile)