I temi del referendum del 26 maggio
In una settimana in cui la Commissione Europea, il legislativo comunitario, gli stati partner e alleati, gli USA inclusi, hanno chiesto al potere di sinistra di Bucarest di riportare sulla giusta strada la riforma della giustizia per non remare contro lo stato di diritto, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato i temi sottoposti alla consultazione popolare del 26 maggio prossimo. Questi sono: il divieto dell’amnistia e della grazia per reati di corruzione, il divieto di adottare ordinanze governative d’urgenza nel campo dei reati, delle pene e dell’organizzazione giudiziaria, correlato con il diritto di altre autorità di avvisare direttamente la Corte Costituzionale in merito a queste ordinanze.
Ştefan Stoica, 05.04.2019, 13:47
In una settimana in cui la Commissione Europea, il legislativo comunitario, gli stati partner e alleati, gli USA inclusi, hanno chiesto al potere di sinistra di Bucarest di riportare sulla giusta strada la riforma della giustizia per non remare contro lo stato di diritto, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato i temi sottoposti alla consultazione popolare del 26 maggio prossimo. Questi sono: il divieto dell’amnistia e della grazia per reati di corruzione, il divieto di adottare ordinanze governative d’urgenza nel campo dei reati, delle pene e dell’organizzazione giudiziaria, correlato con il diritto di altre autorità di avvisare direttamente la Corte Costituzionale in merito a queste ordinanze.
Il Presidente ha ammonito il Governo PSD – ALDE di non adottare altre ordinanze d’urgenza nel campo della giustizia e della politica penale fino al referendum, perché, nella sua opinione, ogni atto emanato dall’Esecutivo sarebbe illegittimo e contrario alla Costituzione. I cittadini — ha affermato Klaus Iohannis — devono decidere se desiderano che siano cancellati gli effetti delle condanne alle persone condannate per corruzione e se sono d’accordo che l’esecutivo adotti ordinanze d’urgenza in settori sensibili, quali la legislazione penale e l’organizzazione del sistema giudiziario.
Klaus Iohannis: Tolleranza zero per il fenomeno della corruzione, tramite il divieto dell’amnistia e della grazia nel caso dei reati commessi in questo settore. È questa la giusta strada per continuare la lotta alla corruzione, perché le ordinanze hanno effetto immediato, mentre in materia penale, hanno persino effetti retroattivi, e possono essere attaccate direttamente alla Corte Costituzionale solo da parte dell’Avvocato del Popolo. È il momento che i cittadini decidano se non è forse necessario che anche altre autorità costituzionali abbiano il diritto di contestarle alla Corte Costituzionale per bloccare gli effetti delle ordinanze contrarie alla legge fondamentale.”
Il principale partito all’opposizione, il PNL, che sostiene Klaus Iohannis nel suo tentativo di ottenere un nuovo mandato presidenziale, considera benefica la sua iniziativa di organizzare un referendum sul tema della giustizia. Il presidente del PNL, Ludovic Orban, si è detto convinto che la maggior parte dei cittadini starà a fianco di Iohannis e del PNL. Bersaglio permanente delle critiche del presidente, il PSD dichiara, in un comunicato, che non si oppone al referendum e aspetta di vedere come saranno formulate le domande. I socialdemocratici precisano, però, che non accettano che la Romania sia attaccata per falsi problemi nel settore giudiziario.
Partner del PSD al governo, il leader dell’ALDE, Călin Popescu-Tăriceanu, interpreta in chiave elettorale la consultazione popolare indetta dal presidente in concomitanza con le elezioni europee. Il presidente è più preoccupato non per la giustizia, bensì per come essere rieletto presidente; usa il referendum come un trampolino per entrare nel gioco politico e come una falsa partenza per le presidenziali — ha accusato il leader dell’ALDE. Il presidente dell’UDMR, Kelemen Hunor, afferma che si aspettava ai temi proposti da Iohannis per il referendum. Egli punta troppo sulle ordinanze d’urgenza e si pronuncia per la loro rimozione completa.