I sindaci, esonerati dalla responsabilità?
Negli ultimi anni, sullo sfondo della crociata anticorruzione, molti esponenti dell’amministrazione locale romena hanno perso la funzione. Dagli squali dell’amministrazione centrale, parlamentari, ministri o persino un ex premier, fino alle autorità locali, come i presidenti dei consigli provinciali o i sindaci di piccoli villaggi, la lotta alla corruzione, un morbo che ha contagiato l’amministrazione romena postcomunista, ha lasciato indietro, politicamente parlando, molti cadaveri. Appunto per questo, qualsiasi tentativo dei politici di coprire le proprie spalle, tramite scappatoie legali di vario tipo, non può passare inosservato.
Florentin Căpitănescu, 16.05.2017, 14:07
Negli ultimi anni, sullo sfondo della crociata anticorruzione, molti esponenti dell’amministrazione locale romena hanno perso la funzione. Dagli squali dell’amministrazione centrale, parlamentari, ministri o persino un ex premier, fino alle autorità locali, come i presidenti dei consigli provinciali o i sindaci di piccoli villaggi, la lotta alla corruzione, un morbo che ha contagiato l’amministrazione romena postcomunista, ha lasciato indietro, politicamente parlando, molti cadaveri. Appunto per questo, qualsiasi tentativo dei politici di coprire le proprie spalle, tramite scappatoie legali di vario tipo, non può passare inosservato.
Il Senato ha adottato un progetto di modifica della legge sull’amministrazione locale che stabilisce che gli eletti locali siano ritenuti responsabili esclusivamente dei documenti che rilasciano, senza l’avviso di legalità del segretario della pubblica istituzione e senza le firme dei funzionari con incarichi nel rispettivo settore. Così, sostiene il senatore Ioan Deneş, del PSD (il principale partito al governo), viene chiarito il fatto che la firma del sindaco attesta l’autenticità, non la specialità.
Ioan Deneş, il segretario della Commissione di amministrazione del Senato: “Tramite questa proposta e tramite gli emendamenti apportati si è chiarito, penso per tutti, anche per coloro che interpretano le leggi, che la firma del sindaco è una firma che attesta l’autenticità del documento rilasciato, non la legalità o la specialità per quanto riguarda l’urbanismo e altri settori attinenti ad un atto amministrativo rilasciato da un’amministrazione pubblica locale”.
I parlamentari dell’USR (il secondo partito dell’Opposizione) hanno votato contro il progetto ed hanno richiamato l’attenzione che, tramite questa legge, il sindaco potrebbe essere esonerato dalla responsabilità della firma di un documento amministrativo. Florina Presadă, senatore USR: “Anche se siamo del parere che ciascun funzionario pubblico sia responsabile per i documenti che firma, consideriamo normale che ne risponda anche il sindaco allo stesso modo. La cosa pericolosa in questa iniziativa è la possibilità di esonerare i sindaci dalla responsabilità di controfirmare o firmare gli atti amministrativi. Chiediamo di poter correggere gli errori fatti dalla commissione e solleciteremo nella plenaria, ai colleghi senatori, di bocciare il disegno di legge”.
Il disegno di legge è stato adottato tacitamente dalla Camera dei Deputati, ma è il Senato la camera con potere decisionale. Stando agli osservatori, l’iniziativa alimenta i sospetti che, senza avere la responsabilità della propria firma, un sindaco, chiunque fosse, possa mascherare molto facilmente la propria incompetenza o l’intento di rubare il denaro pubblico. Quest’ultima è una pratica confermata molto spesso nei tribunali. (tr. G.P.)