I romeni all’estero
L’anno dell’adesione della Romania all’UE ha significato, per oltre mezzo milione di romeni, il momento della partenza all’estero alla ricerca di una vita migliore. Il flusso migratorio è continuato — e continua ancora -, ma il 2007 resta l’anno di punta.
Corina Cristea, 25.07.2019, 14:23
I dati rilevano che, attualmente, 9,7 milioni di romeni vivono all’estero — circa 5,6 milioni nella diaspora, mentre gli altri nelle comunità storiche. Il numero è stato calcolato dal Ministero per i Romeni nel Mondo in base alle cifre comunicate da 70 missioni diplomatiche della Romania ed è stato presentato dal Ministero degli Esteri. Natalia Intotero ha precisato, però, che è difficile stimare il numero esatto, perché molti dei romeni che partono non hanno domicilio legale nel Paese in cui vanno. La maggior parte dei romeni della diaspora si trovano in Italia — più di 1 milione, Germania – 680 mila (questo Paese è anche la principale destinazione per gli emigranti romeni con studi universitari) e Spagna – 573 mila.
I motivi invocati più spesso dai romeni che scelgono di lasciare il Paese, ha precisato la ministra, sono i problemi materiali quotidiani, i redditi bassi, l’assenza di un posto di lavoro decente, la bassa qualità della classe politica e la corruzione. Il processo non sembra essere finito, perché negli ultimi anni, circa il 25% dei romeni che vivono in Romania hanno espresso il desiderio di stabilirsi per sempre all’estero se avranno la possibilità. Natalia Intotero ha annunciato che il Ministero sta preparando un disegno di legge sul reinserimento socio-professionale dei romeni che vogliono tornare a casa, disegno di legge che verrà inoltrato al Parlamento a settembre. Inoltre, nel mese di agosto sarà avviata la seconda tappa della campagna nazionale “Informazione a casa! Sicurezza nel mondo”, il cui scopo è di informare i romeni, prima che decidano di andare a lavorare all’estero, ma anche coloro che vorrebbero tornare a casa. Fino allora, nel prossimo periodo, ci sarà una campagna di informazione sulle modalità di voto alle presidenziali del prossimo novembre.
Natalia Intotero: “Abbiamo avviato una consultazione con i romeni d’oltreconfine e ringrazio tutti coloro che ci hanno trasmesso proposte e suggerimenti per il miglioramento della legislazione sulla partecipazione al voto. Nel prossimo periodo parteciperemo accanto a colleghi del Ministero degli Esteri, competenti nell’organizzazione di queste elezioni e dei seggi elettorali dappertutto nel mondo, e ai rappresentanti dell’Autorità Elettorale Permanente a incontri con i romeni d’oltreconfine, per presentare loro le modalità di voto, i tempi e informazioni su come iscriversi al voto per corrispondenza.”
D’altra parte, persone e ONG romene d’oltreconfine hanno risposto ad alcuni questionari del Ministero e i risultati rilevano che desidererebbero una maggiore unità all’interno delle comunità romene, più possibilità di studio del romeno e rapporti migliori con le autorità romene.