I rapporti romeno-italiani, analizzati a Roma
Tra la Romania e lItalia ci sono rapporti privilegiati. Le relazioni bilaterali degli ultimi due decenni, soprattutto da quando Bucarest è entrata a fare parte della NATO e dellUE, sono caratterizzate da un dialogo politico intenso e da una collaborazione economica, culturale e scientifica sostenuta, favoreggiata da un Partenariato Strategico Consolidato.
Roxana Vasile, 23.11.2016, 15:25
Tra la Romania e lItalia ci sono rapporti privilegiati. Le relazioni bilaterali degli ultimi due decenni, soprattutto da quando Bucarest è entrata a fare parte della NATO e dellUE, sono caratterizzate da un dialogo politico intenso e da una collaborazione economica, culturale e scientifica sostenuta, favoreggiata da un Partenariato Strategico Consolidato.
Non bisogna ignorare neanche limportante ruolo svolto dalla comunità romena nella Penisola – oltre 1 milione di persone – e di quella italiana in Romania, che sono dei ponti solidi fra le due società. Sotto questi auspici si sono svolti, martedì, a Roma, i colloqui fra il ministro degli Esteri romeno, Lazăr Comănescu, e il suo omologo Paolo Gentiloni, sulla cooperazione bilaterale, il futuro dellEuropa dopo la Brexit, la migrazione, la situazione in Moldova dopo le elezioni presidenziali o i rapporti con la Federazione Russa.
LItalia e la Romania sono unite da una straordinaria qualità dei rapporti economici e commerciali, dovuti in primo luogo alla presenza consistente di circa 25.000 compagnie italiane in Romania. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia di Roma. Proprio per questo, per lItalia, la Romania rappresenta un mercato molto importante, ma anche una piattaforma per gli affari nella zona fra il Mar Nero e il Mar Caspio. Ma i due Paesi possono fare molto di più! Appunto per questo, Lazăr Comănescu e Paolo Gentiloni hanno discusso di future possibili collaborazioni in diversi settori delleconomia.
Stando al ministro Lazăr Comănescu, gli italiani in Romania e i romeni nella Penisola sono un fattore di consolidamento dei rapporti bilaterali.
“A dieci anni dalladesione della Romania allUnione Europea, possiamo considerare senza alcuna esitazione, che la presenza dei romeni in Italia, come anche quella degli italiani in Romania, contribuisce al consolidamento dei nostri rapporti bilaterali. E, quando parlo degli italiani in Romania, non mi riferisco solo agli imprenditori, ma anche alla minoranza italiana, che, sebbene non tanto numerosa, contribuisce ai valori culturali e, in generale, allevoluzione della società romena”, ha detto Comănescu.
La Romania e lItalia sono, in ugual misura, interessate a collaborare nelle questioni europee: avere, ad esempio, una posizione comune legata al modo in cui la Gran Bretagna lascerà lUE e mantenere aperta la strada verso ladesione allUnione Europea per i Paesi dei Balcani Occidentali.
Il ministro Lazăr Comănescu ha inoltre ringraziato il suo omologo Paolo Gentiloni per il sostegno concesso alla Romania per quanto riguarda ladesione allArea Schengen.
“Soprattutto nellattuale contesto, in cui, quando si parla di migrazione, si punta sempre di più sullimportanza del consolidamento dei confini esterni dellUE, vi posso dire una cosa: che la Romania contribuisce già moltissimo in questo e, sicuramente, la sua adesione allArea Schengen avrebbe un contributo ancora più forte alla securizzazione dei confini esterni dellUnione”, ha sottolineato Comănescu.
Accennando, inoltre, al fenomeno della migrazione, il ministro Comănescu ha espresso la solidarietà della Romania agli stati europei che si trovano in prima linea, tra cui anche lItalia. (traduzione di Gabriela Petre)