I politici, sul futuro della Romania
Il presidente del Senato romeno, Calin Popescu Tariceanu, ha convocato, ieri, una seduta solenne della Camera, dedicata alla Festa Nazionale della Romania, 1 Dicembre, quando sono ricorsi 97 anni dallunione delle province storiche romene in un unico stato. Alla seduta hanno partecipato lex capo dello stato, Emil Constantinescu, il premier Dacian Ciolos e i membri del suo gabinetto di tecnocrati, i presidenti della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, veterani di guerra, diplomatici stranieri. Il capo dello stato Klaus Iohannis e gli ex presidenti romeni Ion Iliescu e Traian Basescu non hanno risposto allinvito. Calin Popescu Tariceanu ha annunciato che proporrà che, annualmente, sia organizzata una seduta solenne della plenaria delle Camere.
Valentin Țigău, 03.12.2015, 15:54
Il presidente del Senato romeno, Calin Popescu Tariceanu, ha convocato, ieri, una seduta solenne della Camera, dedicata alla Festa Nazionale della Romania, 1 Dicembre, quando sono ricorsi 97 anni dallunione delle province storiche romene in un unico stato. Alla seduta hanno partecipato lex capo dello stato, Emil Constantinescu, il premier Dacian Ciolos e i membri del suo gabinetto di tecnocrati, i presidenti della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, veterani di guerra, diplomatici stranieri. Il capo dello stato Klaus Iohannis e gli ex presidenti romeni Ion Iliescu e Traian Basescu non hanno risposto allinvito. Calin Popescu Tariceanu ha annunciato che proporrà che, annualmente, sia organizzata una seduta solenne della plenaria delle Camere.
“Ho considerato che la celebrazione della Festa Nazionale con una seduta comune è non solo un elemento adeguato, ma anche un evento dobbligo. Questo il motivo per cui ho organizzato questa seduta solenne. Proporrò agli Uffici Permanenti riuniti che il Parlamento romeno organizzi ogni anno una seduta solenne nella plenaria delle camere, dedicata alla nostra festa nazionale”, ha detto Calin Popescu Tariceanu.
Lex presidente romeno Emil Constantinescu ha attirato lattenzione, nel suo discorso, che il Paese sta attraversando una profonda crisi morale, e il Parlamento svolge un ruolo essenziale nella sua soulzione.
“Visto che la depredazione delle risorse nazionali è avvenuta nel contesto di un vuoto e caos legislativo, e in seguito a compromessi e alla non curanza nella relazione tra il Parlamento, lamministrazione e la giustizia, adesso, quando il tempo non ha più pazienza, è necessaria la revisione della legislazione attraverso ladozione urgente di leggi chiare con sanzioni severe, come anche uno stretto controllo da parte del Parlamento dellapplicazione della legge da parte di tutti”, ha detto Constantinescu.
Anche il premier Dacian Ciolos ha tenuto un discorso in cui ha sostenuto la necessità della realizzazione di un progetto-Paese con il sostegno dei partiti politici e delle istituzioni più importanti. Egli ha parlato, inoltre, dellunità dei romeni, nel contesto di un clima internazionale agitato.
“Esorto tutti i romeni a capire che nel contesto delle violenze e del conflitto, dellinstabilità e dei cambiamenti su piano internazionale, è importante, ora più che mai, che noi tutti restiamo uniti e manifestiamo solidarietà attiva nei nostri confronti, nei confronti del prossimo, dei nostri partner in Europa e nella Nato, dei nostri fratelli in Moldova. Come anche il 1 dicembre del 1918, anche oggi, 97 anni dopo, sono convinto che solo insieme possiamo riuscire”, ha detto Ciolos.
Va ricordato che, ad Alba Iulia, dove si sono tenuti i lavori del Congresso della Spiritualità Romena, è stato votato un appello firmato da 70 personalità di Chisinau in cui si chiede lunione della confinante Moldova con la Romania. (traduzione di Adina Vasile)