I migranti illegali, un problema europeo
I migranti arrivati dallAfrica e del Medio Oriente minacciano la struttura sociale e gli standard di vita nellUe. Lo ha affermato, di recente, il ministro britannico degli Esteri, Philip Hammond, spiegando che il Blocco comunitario non ha la capacità di accogliere milioni di persone alla ricerca di una nuova vita. Hammond ha parlato degli sforzi di quelli che cercano di sfuggire allinstabilità nel Medio Oriente e in Africa, cercando di raggiungere lUe, tra cui alcuni vogliono arrivare in Gran Bretagna attraverso lEurotunnel. Il capo della diplomazia britannica ha affermato che Bruxelles deve risolvere questo problema tramite il rimpatrio delle persone che non hanno il diritto di chiedere asilo. “Le regolamentazioni Ue consentono ai migranti di essere abbastanza fiduciosi che non saranno rimandati nei Paesi di origine”, ammonisce il capo della diplomazia britannica, citato dalla BBC.
România Internațional, 10.08.2015, 14:30
I migranti arrivati dallAfrica e del Medio Oriente minacciano la struttura sociale e gli standard di vita nellUe. Lo ha affermato, di recente, il ministro britannico degli Esteri, Philip Hammond, spiegando che il Blocco comunitario non ha la capacità di accogliere milioni di persone alla ricerca di una nuova vita. Hammond ha parlato degli sforzi di quelli che cercano di sfuggire allinstabilità nel Medio Oriente e in Africa, cercando di raggiungere lUe, tra cui alcuni vogliono arrivare in Gran Bretagna attraverso lEurotunnel. Il capo della diplomazia britannica ha affermato che Bruxelles deve risolvere questo problema tramite il rimpatrio delle persone che non hanno il diritto di chiedere asilo. “Le regolamentazioni Ue consentono ai migranti di essere abbastanza fiduciosi che non saranno rimandati nei Paesi di origine”, ammonisce il capo della diplomazia britannica, citato dalla BBC.
La scorsa settimana, Parigi e Londra si sono dette decise a collaborare per fermare i migranti, nella visione delle due capitali la soluzione del problema essendo una priorità assoluta. Tutte le misure in questo senso – affermano esse – trasmettono un segnale molto chiaro: le frontiere sono sicure e le guide commettono un atto criminoso portando in Europa migliaia di profughi. LAlto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite ha chiesto venerdi a Parigi di presentare un piano durgenza “globale” per la soluzione della crisi dei migranti a Calais – porto nel nord della Francia, preso dassalto da settimane da migliaia di migranti che vogliono raggiungere la Gran Bretagna.
La situazione non riguarda però solo la Francia e la Gran Bretagna, ma anche lItalia e la Grecia, Paesi che non riescono più a far fronte alle ondate successive di rifugiati dal Medio Oriente e dallAfrica. Stando al più recente bilancio dellAlto Commissariato Onu per i rifugiati, presentato lo scorso giovedi, oltre 224 mila migranti sono giunti in Europa sul Mediterraneo dallinizio dellanno, di cui 98 mila in Italia e 124 mila in Grecia, mentre durante le traversate pericolose hanno perso la vita oltre 2.100 persone. I Paesi europei che devono affrontare in prima linea questondata migratoria hanno chiesto che anche gli altri membri Ue condividano questo fardello. Perciò, dalla prospettiva di Bruxelles, la soluzione sta a livello europeo. Tutti gli stati Ue devono combattere le reti di trafficanti che mettono in pericolo la vita dei migranti che arrivano dal Nord Africa, ma, in ugual misura, mostrare solidarietà nella loro relocalizzazione.
A fine luglio, i Paesi europei, compresa la Romania, hanno convenuto di accogliere, provvisoriamente, oltre 32 mila migranti extracomunitari. Il problema della migrazione illegale è diventato una priorità per lUe, e lultimo Eurobarometro rileva che limmigrazione è diventata la principale preoccupazione per il 38% dei cittadini europei, in crescita del 14% rispetto al 2014, prima della situazione economica e della disoccupazione, che li preoccupavano maggiormente negli anni scorsi.
(traduzione di Adina Vasile)