I liberali, dopo le elezioni politiche
Negli ultimi due anni, dopo che il loro candidato, Klaus Iohannis, ha vinto le presidenziali del 2014, i liberali romeni hanno perso gran parte dell’eredità elettorale e della fiducia accumulata. Partito tradizionale in Romania, con una storia di oltre 140 anni, il PNL ha dimostrato che il semi-fallimento registrato alle amministrative dell’estate scorsa non è stato un episodio singolare.
Florentin Căpitănescu, 14.12.2016, 12:56
Negli ultimi due anni, dopo che il loro candidato, Klaus Iohannis, ha vinto le presidenziali del 2014, i liberali romeni hanno perso gran parte dell’eredità elettorale e della fiducia accumulata. Partito tradizionale in Romania, con una storia di oltre 140 anni, il PNL ha dimostrato che il semi-fallimento registrato alle amministrative dell’estate scorsa non è stato un episodio singolare.
Il calo elettorale è stato confermato alle politiche di domenica, alle quali il partito ha ottenuto solo il 20% dei voti, lasciando spazio ad un’enorme differenza, di 25 punti percentuali, rispetto al principale rivale, il PSD, il maggiore partito di Sinistra. Il tasso di voti ottenuto, inaspettatamente basso persino per i più pessimisti dei liberali, ha creato agitazione al vertice del partito. Alina Gorghiu, rimasta sola a capo del partito, dopo che Vasile Blaga, l’altro co-leader, ha fatto un passo indietro a causa dei problemi con la giustizia, ha rassegnato le dimissioni. Un gesto normale, sebbene raro nella politica romena, che molti analisti politici, con una grande dosi di sarcasmo, ritengono l’unica decisione ispirata mai presa dalla Gorghiu durante il suo intero mandato.
Martedì, ad una riunione d’urgenza, Raluca Turcan, leader della filiale di Sibiu, dove il partito ha ottenuto il maggiore numero di voti alle politiche, è stata eletta all’unanimità presidente ad interim. Raluca Turcan ha precisato che avrà un mandato di tre mesi, periodo in cui sarà organizzata la Convenzione Nazionale, in cui verrà eletta la nuova direzione. Raluca Turcan: “Faremo elezioni partendo dal basso all’alto, di modo che si possano fare avanti persone veramente competenti. E credo che il Partito Nazionale Liberale ha bisogno di persone con autorità, competenti, con delle performance già raggiunte, che siano coinvolte nelle decisioni politiche”.
Turcan, la quale ha confessato di non prendere in considerazione una candidatura per un intero mandato, ha annunciato anche la sua principale priorità: “Non mi interessano le cariche. Voglio solo sostenere la ricostruzione del Partito Nazionale Liberale che la gente aspetta quale rappresentante della Destra romena”.
L’unico candidato confermato alla carica di capo del partito è Cătălin Predoiu, già ministro della Giustizia. Entrato in un cono d’ombra negli ultimi mesi, dopo il risultato disastroso ottenuto dalla filiale di Bucarest, da lui condotta, alle elezioni amministrative, Predoiu — considerano gli osservatori — è una soluzione, ma non la salvezza.
Ad ogni modo, si annuncia un periodo interessante per il PNL, che sarà costretto a lavorare sodo per riconquistare la posizione che aveva una volta. Perché, così come affermava, dopo le elezioni politiche, un suo membro ottimista, più giù di così non ci si può arrivare. (tr. G.P.)