I leader del nuovo Parlamento
Daniela Budu, 22.12.2016, 16:27
Dal canto suo, Liviu
Dragnea, eletto presidente della Camera dei Deputati con 216 voti a favore e
solo 101 contrari, ha chiesto ai parlamentari, nel suo primo intervento, che a
prescindere dal loro colore politico siano partner nel sostegno dei progetti
importanti per il Paese. Nella sua opinione, la riforma della legislazione
costituzionale e il ripristino della fiducia dei cittadini nel Parlamento
devono essere le priorità del nuovo Legislativo. Da notare che almeno sei
parlamentari dell’opposizione hanno votato per Dragnea e Tariceanu alle Camere.
Come sarà il nuovo Legislativo? Il PSD, vincitore incontestabile delle elezioni
dell’11 dicembre scorso, con il 45% dei voti, e il suo alleato junior, ALDE,
con circa il 6%, avranno la maggioranza, anche se non confortevole, nel futuro
Legislativo di Bucarest. Dopo le elezioni, sei partiti politici sono entrati
nel Parlamento. Questo ha, adesso, 465 membri, con 120 in meno rispetto alla
precedente legislatura.
Come tappa procedurale, i partiti hanno già diviso le
commissioni di specialità. I socialdemocratici ricopriranno la presidenza della
maggior parte di esse, sia alla Camera, che al Senato. Alla Camera dei Deputati,
il PSD dirigerà 10 commissioni, tra cui quella giuridica, la Commissione
Bilancio, Difesa, Lavoro e Sanità. Il PNL, la seconda forza politica nel nuovo
Legislativo, ha ottenuto la presidenza di 4 commissioni. L’Unione Salvate
Romania e l’Alleanza Liberali e Democratici si sono aggiudicati due, e l’Unione
Democratica Magiari di Romania e il Partito Movimento Popolare una commissione
ciascuno. Al Senato, il PSD ha 11 commissioni, mentre ai liberali spettano 5. (traduzione di Adina Vasile)