I fondi europei e il loro assorbimento
Dopo ladesione della Romania allUe, nel 2007, attirare e asorbire fondi europei sembra una grande sfida per le autorità di Bucarest. La situazione è tanto più grave quanto si tratta di uno dei settori di grande importanza per lo sviluppo economico del Paese. Lultimo ministro dei Fondi Europei, Aura Raducu, ha rassegnato, questa settimana, le dimissioni, su richiesta del premier Dacian Ciolos, scontento degli obiettivi a breve termine che lei si era prefissa. Aura Raducu si era proposta, tra laltro, di introdurre un nuovo approccio e un nuovo tipo di management nel settore dei fondi europei. La parte più difficile è però accedere ai fondi per i progetti di lunga durata per la cui applicazione occorrono molti soldi. Neanche i piccoli progetti sembrano facilmente realizzabili, nel contesto in cui i richiedenti di fondi accusano le procedure complicate e leccessiva burocrazia. Dellattuale situazione ha parlato a Radio Romania, la commissaria europea per le politiche regionali, Corina Cretu.
Leyla Cheamil, 27.04.2016, 17:14
Dopo ladesione della Romania allUe, nel 2007, attirare e asorbire fondi europei sembra una grande sfida per le autorità di Bucarest. La situazione è tanto più grave quanto si tratta di uno dei settori di grande importanza per lo sviluppo economico del Paese. Lultimo ministro dei Fondi Europei, Aura Raducu, ha rassegnato, questa settimana, le dimissioni, su richiesta del premier Dacian Ciolos, scontento degli obiettivi a breve termine che lei si era prefissa. Aura Raducu si era proposta, tra laltro, di introdurre un nuovo approccio e un nuovo tipo di management nel settore dei fondi europei. La parte più difficile è però accedere ai fondi per i progetti di lunga durata per la cui applicazione occorrono molti soldi. Neanche i piccoli progetti sembrano facilmente realizzabili, nel contesto in cui i richiedenti di fondi accusano le procedure complicate e leccessiva burocrazia. Dellattuale situazione ha parlato a Radio Romania, la commissaria europea per le politiche regionali, Corina Cretu.
“Per quanto riguarda il periodo di programmazione 2007-2014, che non si è ancora conclusa, abbiamo un tasso di assorbimento di oltre il 70% ma, certamente, si rischia la perdita di 2,6-3,4 miliardi di euro, che probabilmente non saranno utilizzati. Sono stati creati molti posti di lavoro, oltre 14 mila negli ultimi anni, 850 mila persone hanno beneficiato di formazione e consulenza. Oltre 2000 piccole e medie imprese sono state sostenute attraverso investimenti diretti. I trasporti rappresentano il capitolo con i minori progressi, sono stati rifatti solo 122 km di ferrovia e costruiti solo 368 km di nuove strade. Vorrei aggiungere anche le istituzioni sanitarie, educative e sociali, che sono state ristrutturate, si tratta di oltre 400 progetti”, ha precisato Corina Cretu.
Corina Cretu ha lanciato un appello alle autorità di Bucarest affinchè accelerino la preparazione e il lancio dei bandi per i progetti, ma anche intensifichino gli sforzi per la semplificazione e la riduzione del fardello amministrativo per i beneficiari dei fondi europei.
“Il fatto che nei prossimi sette anni la Romania beneficerà di oltre 22 miliardi di euro dovrebbe determinare le autorità romene ad accelerare il ritmo di preparazione dei progetti. Innanzittutto, vanno designate le istituzioni che gestiranno i soldi nel successivo periodo, perchè, praticamente, la Commissione non è stata ancora notificata sulla desginazione di queste istituzioni di management”, ha affermato Corina Cretu.
La Commissione Europea è in costante dialogo e collaborazione con le autorità romene, ha sottolineato Corina Cretu. Il commissario europeo ha pure affermato che, per listituzione europea, è importante che le autorità di Bucarest portino a compimento ciò che si sono assunte tramite lAccordo di partenariato, cosicchè i cittadini beneficino al massimo dei fondi europei e abbiano un beneficio diretto nella loro vita quotidiana. (traduzione di Adina Vasile)