I civili, vittime innocenti
Lopposizione siriana, in conflitto aperto con il regime del presidente Bashar al-Assad, afferma che questultimo è allorigine dellattacco di martedi con obici contenenti gas chimico, nel nord-ovest della Siria, con un bilancio di decine di vittime, compresi bimbi. Da Mosca, invece, che sostiene al-Assad, arrivano informazioni che lasciano intendere che i terroristi nella zona sarebbero colpevoli dellorrenda strage, i russi dichiarando che laviazione siriana ha bombardato ulteriormente un deposito degli insorti che conteneva sostanze tossiche. Nella sparatoria propriamente detta, ma anche delle accuse e delle smentite, civili innocenti perdono, ogni giorno, la vita, cadendo vittime di un conflitto complicato che sembra non finire più. La guerra civile siriana dura da sei anni, senza che ci sia alcun segno che si possa arrivare ad una soluzione politica! Quasi 5 milioni di siriani sono scappati via dal proprio Paese, moltissimi verso lEuropa, e oltre 250 mila sono stati uccisi! A qualche migliaia di km verso nord, nella seconda città per grandezza della Russia – San Pietroburgo – numerose famiglie piangono anchesse i loro morti, vittime del terribile attacco di lunedi, nella metropolitana. Il terrorista, un giovane di 22 anni di origine kirghisa, ha collocato due ordigni esplosivi nella metropolitana: uno è stato fatto esplodere in un vagone in moto tra due fermate centrali, mentre laltro, lasciato in unaltra fermata, è stato disinnescato.
Roxana Vasile, 05.04.2017, 16:46
“Desidero esprimere sincere condoglianze a Lei, al popolo russo e alle famiglie addolorate in seguito allorrendo attacco terroristico nella metropolitana di San Pietroburgo, che ha fatto vittime tra i civili, togliendo la vita a tante persone innocenti e ferendo gravemente altri passeggeri” – si mostra nel messaggio del presidente romeno Klaus Iohannis al suo omologo russo Vladimir Putin. “La nostra piena compassione – ha aggiunto il capo dello stato romeno – va alle famiglie in lutto, alle quali siamo vicini, e ai feriti, cui auguriamo una pronta guarigione. Allo stesso tempo, Klaus Iohannis ribasice “limportanza di continuare gli sforzi congiunti e coordinati nella lotta al terrorismo e allestremismo violento, al fine della loro prevenzione e del loro contrasto”.
Nessun Paese del mondo, per quanto sia sviluppato, non è stato, però, capace di sconfiggere da solo il terrorismo. Neanche la Francia, la Germania o la Gran Bretagna, anchesse in preda al terrore: Parigi, Nizza o Londra sono altrettanti punti su una triste mappa dei recenti attacchi, cui sono caduti vittime inclusivamente cittadini romeni, turisti o residenti. Certo, le dichiarazioni di compassione e solidarietà sono importanti. Molto più importante è però lazione concreta contro il terrorismo, fenomeno al quale almeno lEuropa era, fino a qualche anno fa, relativamente estranea. Per ora, in seguito allattacco di San Pietroburgo, ad esempio, i leader della Russia, Francia e Germania hanno convenuto di intensificare gli scambi dinformazioni tra i servizi segreti. (traduzione di Adina Vasile)