Governo: Romania, voto di fiducia alla nuova squadra di coalizione
La Romania ha un nuovo Governo, con pieni poteri, risultato dalle elezioni svoltesi il 6 dicembre e appoggiato da una coalizione di centro-destra che riunisce il Partito Nazionale Liberale, l’Unione Salvate Romania – PLUS e l’Unione Democratica Magiari di Romania. Ieri, dopo una vera maratona, la nuova maggioranza, nata in seguito a duri negoziati, che hanno comportato l’armonizzazione dei programmi di governo e la ripartizione degli incarichi ministeriali e parlamentari, ha ottenuto la convalida dei 18 ministri e la fiducia per la squadra esecutiva.
Ştefan Stoica, 24.12.2020, 10:43
Sarà guidata dal premier Florin Cîţu, esperto di finanza, proprio colui che – da capo delle Finanze nel precedente gabinetto liberale di minoranza – è riuscito a evitare il colasso del bilancio che non pochi prevedevano, sullo sfondo della crisi economica generata dalla pandemia. I critici sostengono, però, che Florin Cîţu ha indebitato eccessivamente la Romania. Per il neo premier, gli obiettivi a breve termine del suo Governo sono chiari, come anche il modello di sviluppo del Paese proposto dalla nuova squadra.
Sia io che la mia squadra faremo tutto il possibile per raggiungere i due obiettivi già enunciati, con i quali sono sicuro che tutti i partiti politici concordano: superare quanto presto e quanto meglio la crisi sanitaria e rilanciare l’economia. La crisi del COVID-19 ha evidenziato quanto sia necessario applicare un nuovo modello di governance pubblica e sviluppo economico e sociale. In questo contesto, la coalizione di centro-destra propone un programma di governo che abbina le misure per uscire dalla crisi alle politiche di sviluppo a lungo termine per costruire la Romania normale, alla quale aspira ogni romeno. Il nuovo modello di sviluppo economico e sociale ha in primo piano gli investimenti come motore di sviluppo economico, in grado di generare la maggiore crescita nell’Unione Europea nel periodo 2021-2024, ha dichiarato il premier Florin Cîţu.
Il principale attore dell’opposizione parlamentare sarà il Partito socialdemocratico, vincitore delle elezioni, ma isolato politicamente. Il PSD ha criticato duramente il programma di governo e, per la voce del suo leader Marcel Ciolacu, ha annunciato l’opposizione totale, un monito quasi direttamente mirato all’omologo liberale, Ludovic Orban. Il PSD non voterà mai un simile governo. L’unico alleato dei romeni nel Parlamento è ora il PSD. Difenderemo i loro diritti, combatteremo contro di voi in commissioni, in plenaria, su tutto il campo. Signor Orban, Si ricordi bene quello che Le dico oggi, nel Parlamento di Romania: ha sperato di salvarSi, ma appena ora inizia il più nero incubo che abbia mai avuto!, ha detto Marcel Ciolacu.
Il presidente Klaus Iohannis ha richiamato l’attenzione ai nuovi ministri che la popolazione aspetta ora l’attuazione delle riforme promesse, che riguardano i grandi sistemi pubblici, la ristrutturazione dello stato, la riduzione della burocrazia. In carica dal 2014 e ora al secondo mandato, il presidente ha, per la prima volta, la chance del partenariato con un Governo appoggiato da una maggioranza stabile, costruita intorno al Partito Nazionale Liberale dal quale lui stesso proviene.