Governo: prospettive dopo le elezioni
Sono cinque i partiti che faranno parte del nuovo Parlamento di Bucarest dopo le politiche del 6 dicembre scorso. Secondo i risultati finali resi pubblici dallUfficio Elettorale Centrale, al primo posto si è piazzato il Partito Socialdemocratico, che ha ottenuto quasi il 29% dei voti sia al Senato che alla Camera dei Deputati. Seguono il Partito Nazionale Liberale, con circa il 25% dei voti e lAlleanza USR-PLUS, con oltre il 15%. Al quarto posto si è piazzata lAlleanza per lUnità dei Romeni (AUR) appena creata e poco conosciuta, che è riuscita a cogliere tutti di sorpresa, aggiudicandosi circa il 9% dei voti. Al quinto posto, con quasi il 6%, si è piazzata lUnione Democratica Magiari di Romania.
Roxana Vasile, 10.12.2020, 12:40
Sono cinque i partiti che faranno parte del nuovo Parlamento di Bucarest dopo le politiche del 6 dicembre scorso. Secondo i risultati finali resi pubblici dallUfficio Elettorale Centrale, al primo posto si è piazzato il Partito Socialdemocratico, che ha ottenuto quasi il 29% dei voti sia al Senato che alla Camera dei Deputati. Seguono il Partito Nazionale Liberale, con circa il 25% dei voti e lAlleanza USR-PLUS, con oltre il 15%. Al quarto posto si è piazzata lAlleanza per lUnità dei Romeni (AUR) appena creata e poco conosciuta, che è riuscita a cogliere tutti di sorpresa, aggiudicandosi circa il 9% dei voti. Al quinto posto, con quasi il 6%, si è piazzata lUnione Democratica Magiari di Romania.
Tutto sullo sfondo della più bassa affluenza alle urne degli ultimi tre decenni, di solo circa il 32%. Già da domenica sera, dopo la chiusura delle urne, i leader socialdemocratico Marcel Ciolacu e liberale Ludovic Orban erano consapevoli che i loro partiti non potranno governare da soli. Perciò, ulteriormente, il PNL ha annunciato l’avvio dei negoziati per formare una maggioranza parlamentare e il futuro Governo, proponendo lattuale ministro delle Finanze, Florin Cîţu, per la carica di premier. “Seguirà un periodo difficile in cui cè bisogno di una buona conoscenza dellamministrazione e della situazione delle finanze pubbliche. Cè bisogno di un premier credibile di fronte allambiente daffari e delle istituzioni finanziarie internazionali. Credo che sia unottima proposta. E spero che, tramite negoziati, riusciremo a creare una maggioranza parlamentare, ha dichiarato Ludovic Orban.
Il PNL desidera una maggioranza parlamentare accanto allAlleanza USR-PLUS, allUDMR e ai rappresentanti delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese. I negoziati non sono, però, affatto facili, in quanto i liberali non vogliono rinunciare ai ministeri delle Finanze, della Giustizia o dei Trasporti, desiderati anche dallAlleanza USR-PLUS. Daltra parte, i socialdemocratici pretendono la carica di primo ministro per il professore e medico Alexandru Rafila e insistono che il presidente Klaus Iohannis debba designare il premier proposto dal PSD, partito che si è piazzato al primo posto il 6 dicembre scorso.
“Sollecitiamo con insistenza al presidente di lasciare da parte i giochi politici dietro le quinte e di rispettare la volontà dellelettorato, di essere consapevole di essere il capo di uno stato in profonda crisi, di capire che la campagna elettorale è finita e ricordarsi di avere alle spalle, non la bandiera del Partito Nazionale Liberale, ma la bandiera della Romania, ha dichiarato Alfred Simonis. I socialdemocratici affermano che non voteranno nel Parlamento alcun primo ministro proposto dal PNL e non escludono neanche lipotesi di non partecipare alle consultazioni con il capo dello stato, se il PSD non sarà il primo partito invitato.