Governo: nuovi titolari ai Ministeri della Cultura e degli Esteri
Il Governo presieduto da Victor Ponta ha da ieri due nuovi ministri. Il posto rimasto vacante dopo le dimissioni, lo scorso luglio, del leader dell’Unione Democratica Magiari di Romania (UDMR), Kelemen Hunor, sarà ricoperto, in base all’algoritmo di spartizione delle cariche tra il Partito Socialdemocratico (numero uno della coalizione al governo) e l’UDMR (partner di governo), da Csilla Heghedus (47 anni). L’ultimo incarico importante ricoperto da Csilla Heghedus è stato quello di segretario di stato al Ministero della Cultura. Nome relativamente poco conosciuto nella politica romena, Csilla Heghedus si è fatta tuttavia notare come membro della Giuria Internazionale del Premio Ue per il Patrimonio Culturale e come vicepresidente dell’organizzazione delle donne membri dell’UDMR. Nel governo dominato dai socialdemocratici, Csilla Heghedus ricoprirà anche l’incarico di vicepremier.
Valentin Țigău, 25.11.2014, 13:12
Il dicastero degli Esteri è stato, invece, affidato ad un diplomatico di carriera, Bogdan Aurescu (41 anni), fino a ieri segretario di stato nel ministero. Al suo nome sono legati i 9.700 km quadri del Mar Nero vinti per la Romania, all’Aia, dopo un processo con l’Ucraina, la firma del Trattato politico di base bilaterale con la Federazione Russa e il collocamento, in Romania, di elementi dello scudo antimissilistico americano. Proprio la scorsa settimana, Bogdan Aurescu sottolineava, ad una riunione, che la difesa antimissilistica è un problema strategico di massima importanza e che l’Accordo romeno-americano del settembre 2011 rappresenta un’espressione concreta del Partenariato Strategico tra i due stati. Aurescu è stato nominato ministro degli Esteri dopo che gli ex titolari, Titus Corlatean e Teodor Melescanu si sono dimessi, questo mese, ad una settimana l’uno dall’altro, nel contesto delle deficienze registrate nei seggi all’estero alle recenti presidenziali. Decine di migliaia di romeni sono stati costretti a fare la fila per ore, molti senza poter votare, in quanto il Ministero degli Esteri non ha voluto aprire più seggi nelle città dove vivono grandi comunità di romeni, accusando la legislazione elettorale rigida.
Alla cerimonia di prestazione del giuramento, il presidente romeno Traian Basescu si è congratulato con i due neo ministri, augurando loro successo nell’attività. Il presidente ha detto che resta a loro disposizione, per qualsiasi problema, fino al 21 dicembre del 2014, quando scade il suo mandato. Basescu ha affermato che i romeni vivono un momento in cui hanno bisogno di stabilità e serietà, visto che l’incarico di presidente si trova in un processo di transizione.
(traduzione di Adina Vasile)