Governo: misure del nuovo programma politico
Il programma della nuova squadra di governo di Bucarest, che il premier Victor Ponta persenterà al Parlamento, punta sulla semplificazione della fiscalità e su una maggiore competitività in materia nell’ambiente d’affari. Previsto anche il ripristino dell’Iva al 19% dal 24% imposto nell’estate del 2010, man mano che la situazione finanziaria lo consentirà.
Corina Cristea, 10.03.2014, 12:48
Il Governo contempla anche la possibilità di estendere la riduzione dell’Iva al 9% per tutti i generi alimentari, oltre il pane, dove già funziona. La misura stimolerebbe la produzione interna e ridurrebbe l’evasione fiscale nel settore, ha spiegato il premier. E sempre man mano che il quadro fiscale e di bilancio lo permetterà, sarà modificata anche la tassazione. Al momento sarà mantenuta la flat tax del 16%, però, lungo il mandato, sarà introdotta quella differenziata, pari all’8%, al 12% e al 16%.
La parificazione alla media europea delle rendite incassate dallo stato in seguito alla concessione degli attivi o l’esenzione da tasse per l’utile reinvestito in impianti ed equipaggiamenti tecnologici si ritrovano altrettanto nel nuovo programma, pari alla riduzione dei contributi alla previdenza del 5% per i datori di lavoro. Da aggiungere la semplificazione del quadro legislativo e delle tasse, che include tagli alle spese burocratiche e fiscali, con l’eliminazione di certe tariffe e autorizzazioni.
Un nuovo provvedimento interessa la procedura della disoccupazione parziale, che consentirà a tempo determinato il cumulo dei redditi ottenuti da un contratto part-time con una parte dell’indennità di disoccupazione. Il programma prevede anche l’introduzione del sistema facoltativo pensionistico occupazionale, basato sul contributo del dipendente e del datore di lavoro.
In riferimento alle minoranze, i nuovi provvedimenti interessano i programmi radiotelevisivi in lingua materna, soprattutto l’estensione di quelli destinati alla comunità ungherese, per rispondere alle necessità culturali e di comunicazione a livello nazionale. In tal senso, saranno estese all’interna giornata le trasmissioni delle sedi regionali radiotelevisive pubbliche, finanziate dal budget dello stato.