Giustizia: valutazione GRECO sulla Romania
La Romania è ancora indietro per quanto riguarda le riforme in materia di giustizia e lotta alla corruzione, secondo il più recente rapporto del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa. Stando al documento, la Romania ha messo in atto solo cinque delle 18 raccomandazioni del Gruppo. Complessivamente, le autorità di Bucarest sembrano decise nel rimediare o rinunciare a molte delle riforme giuridiche controverse, adottate dalla precedente amministrazione socialdemocratica, nota il rapporto.
Mihai Pelin, 06.05.2021, 11:53
La Romania è ancora indietro per quanto riguarda le riforme in materia di giustizia e lotta alla corruzione, secondo il più recente rapporto del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa. Stando al documento, la Romania ha messo in atto solo cinque delle 18 raccomandazioni del Gruppo. Complessivamente, le autorità di Bucarest sembrano decise nel rimediare o rinunciare a molte delle riforme giuridiche controverse, adottate dalla precedente amministrazione socialdemocratica, nota il rapporto.
Tuttavia, resta insoddisfacente il livello al quale vengono applicate le raccomandazioni riguardanti il contrasto alla corruzione tra i parlamentari, giudici e procuratori. In riferimento ai membri del Parlamento, il livello resta immutato, eccezion fatta per certe richieste procedurali, con solo due delle nove raccomandazioni implementate. Data l’importanza di queste raccomandazioni per prevenire la corruzione tra i parlamentari, il GRECO sottolinea la necessità di un’azione più risoluta per la loro applicazione.
Per quanto riguarda la prevenzione della corruzione tra giudici e procuratori, la valutazione indica la necessità di passi molto più decisi in tal senso. In seguito alle riforme fortemente criticate del sistema di giustizia penale in Romania (2017-2018) e alla decisione del GRECO di applicare la sua procedura ad-hoc, l’organo del Consiglio d’Europa riconosce ora che sono state avviate certe misure e iniziative, volte a correggere molte imperfezioni.
Il rapporto rileva inoltre che è ancora necessario un ruolo più forte per il Consiglio Superiore della Magistratura in questo processo, e il coivolgimento del potere esecutivo, precisamente del Guardasigilli, nella nomina o revoca dei vertici delle procure, andrebbe diminuito proprio per assicurare l’indipendenza della giustizia. Inoltre, vanno stabiliti criteri chiari e obiettivi di promozione negli incarichi per i giudici e i procuratori, che tengano presenti le qualifiche e i reali meriti professionali.
La valutazione del GRECO indica che la Romania è sulla buona strada, ha detto il premier liberale Florin Cîţu. Le leggi sulla giustizia non saranno più sottoposte ad abusi e non vedremo più quanto è accaduto dal 2017 al 2019, ha spiegato il primo ministro. il GRECO si propone di migliorare la capacità dei suoi membri di contrastare la corruzione monitorando l’osservanza degli standard in materia.