Giustizia: Romania, ex ministro sospetto di tangenti
Lex ministro dellAmbiente nel precedente governo liberale di Bucarest, Costel Alexe, è indagato per atti di corruzione. Il presidente Klaus Iohannis ha approvato la richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione relativa all’avvio dell’inchiesta penale nei confronti di Alexe, misura procedurale dobbligo nel caso delle alte cariche. Costel Alexe ha ricoperto la carica di ministro dellAmbiente per un anno, da novembre 2019 a novembre 2020, ed è adesso capo del Consiglio Provinciale Iaşi, la maggiore roccaforte dei liberali in Moldavia, regione nellest della Romania meno sviluppata economicamente e controllata politicamente dai socialdemocratici.
Ştefan Stoica, 06.01.2021, 11:39
Lex ministro dellAmbiente nel precedente governo liberale di Bucarest, Costel Alexe, è indagato per atti di corruzione. Il presidente Klaus Iohannis ha approvato la richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione relativa all’avvio dell’inchiesta penale nei confronti di Alexe, misura procedurale dobbligo nel caso delle alte cariche. Costel Alexe ha ricoperto la carica di ministro dellAmbiente per un anno, da novembre 2019 a novembre 2020, ed è adesso capo del Consiglio Provinciale Iaşi, la maggiore roccaforte dei liberali in Moldavia, regione nellest della Romania meno sviluppata economicamente e controllata politicamente dai socialdemocratici.
Stando alla DNA, Alexe è sospetto di tangenti e distigazione a commettere il reato di appropriazione indebita. Stando ai procuratori anticorruzione, esistono aspetti dai quali risulta il ragionevole sospetto che, nel periodo marzo – aprile 2020, Costel Alexe avrebbe direttamente preteso al direttore di un complesso siderurgico prodotti di lamiera in cambio al suo adempimento ai propri doveri di servizio, ovvero la concessione gratuita alla rispettiva fabbrica dei certificati di emissione di gas ad effetto serra e il monitoraggio delle misure prese dalla fabbrica per la chiusura di un deposito di rifiuti non conforme. Lex ministro avrebbe ricevuto i rispettivi prodotti immeritati, cioè 22 tonnellate di lamiera, per un valore di 103.000 lei (oltre 20.000 euro), in due tranche, presso la sede operativa di una società commerciale gestita da un suo parente, precisano gli inquirenti.
Subito dopo lannuncio della DNA, lex ministro Costel Alexe ha dichiarato di aver chiesto lapprovazione dell’inchiesta penale, affermando che si fida della giustizia e desidera che tutte le procedure siano portate a termine quanto prima. Non ho mai chiesto, né preso, durante tutta la mia attività pubblica beni immeritati trasgredendo la legge – si difende lesponente liberale. Ha inoltre promesso che non farà pubblico alcun riferimento alla situazione attuale dellazione giudiziaria, sottolineando che nel prossimo periodo esaminerà le accuse nei suoi confronti e offrirà tutta la cooperazione e trasparenza alle autorità giudiziarie. E un momento delicato per il PNL, il principale partito della coalizione governativa insediata a Bucarest alla fine dellanno scorso, nel contesto in cui Alexe è non solo presidente del Consiglio Provinciale, ma anche presidente della filiale di Iaşi del PNL.
Daltra parte, a differenza dei loro avversari politici del PSD, i liberali non si sono esposti alle critiche pubbliche bloccando, nel Parlamento e per altre vie procedurali, le indagini nei confronti di alcuni loro colleghi di partito. La cosa più importante, però, è che la DNA dà segni di vita. La direzione stava attraversando un periodo di letargo dopo la rimozione dalla carica di Laura Codruţa Kovesi, diventata nel frattempo capo della Procura Europea. La sua rimozione dalla carica di procuratore capo della DNA, a luglio 2018, misura che il presidente Iohannis è stato costretto a prendere da una decisione della Corte Costituzionale, è stata considerata abusiva dalla Corte Europea dei Diritti dellUomo.