Giustizia: rimozione MCV, una prospettiva sempre più lontana
In solo qualche settimana, l’ottimismo trionfalista dell’attuale coalizione governativa di centro-destra di Bucarest è sostituito da un moderato pessimismo. Lo scorso mese, il premier liberale Florin Cîțu si congratulava per il fatto che, a molti anni dalla sua creazione, il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, per il monitoraggio della Giustizia romena, poteva diventare storia e affermava che la Commissione Europea prende in considerazione una sua eventuale rimozione verso fine anno. Accusando gli avversari politici socialdemocratici di aver commesso, quando erano al governo, in un passato non molto lontano, irregolarità che hanno imposto il mantenimento del MCV, l’attuale potere di centro-destra ritiene che il suo insediamento sia una garanzia che il Paese sia sulla giusta strada.
Roxana Vasile, 06.04.2021, 11:43
In solo qualche settimana, l’ottimismo trionfalista dell’attuale coalizione governativa di centro-destra di Bucarest è sostituito da un moderato pessimismo. Lo scorso mese, il premier liberale Florin Cîțu si congratulava per il fatto che, a molti anni dalla sua creazione, il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, per il monitoraggio della Giustizia romena, poteva diventare storia e affermava che la Commissione Europea prende in considerazione una sua eventuale rimozione verso fine anno. Accusando gli avversari politici socialdemocratici di aver commesso, quando erano al governo, in un passato non molto lontano, irregolarità che hanno imposto il mantenimento del MCV, l’attuale potere di centro-destra ritiene che il suo insediamento sia una garanzia che il Paese sia sulla giusta strada.
“Dopo 13 anni in cui la Romania è stata sottoposta a un monitoraggio eccezionale da parte delle Commissione Europea, registrando regressi significativi nel 2018 e 2019, confido che i nostri sforzi intensificati nel prossimo periodo porteranno a un funzionamento normale e prevedibile dello stato di diritto in Romania” — afferma anche il vicepremier Dan Barna, sottolineando che la rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica è uno dei principali obiettivi dell’attuale Governo.
Però, nel primo giorno di questa settimana, un rapporto informativo della Commissione per gli affari europei del Senato di Parigi sullo stato di diritto nell’Unione Europea rileva che la rimozione del MCV è prematura, se gli obiettivi stabiliti non sono stati ancora raggiunti. Nel caso della Romania si tratta di garantire un processo giudiziario più trasparente e più efficace, soprattutto tramite il consolidamento e la responsabilizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura; creare un’Agenzia di Integrità in grado di prendere decisioni imperative; continuare le indagini professioniste e imparziali nel caso di accuse di corruzione al vertice, nonché misure supplementari di contrasto della corruzione, soprattutto nell’amministrazione locale.
La Commissione per gli affari Europei del Senato di Parigi ricorda inoltre che, nel suo ultimo rapporto MCV, la Commissione Europea attirava l’attenzione che la dinamica delle riforme in Romania è scomparsa nel 2017 e che gli sviluppi nei primi mesi del 2019 hanno destato preoccupazione. Successivamente, la Commissione ha salutato il desiderio del Governo di Bucarest di rivedere gli approcci, però i progressi non possono essere confermati solo in base a impegni politici. La Francia è inoltre del parere che l’UE debba essere un esempio di promozione e osservanza dello stato di diritto, e vorrebbe inserirla tra le priorità della Presidenza francese del Consiglio Europeo, nella prima metà dell’anno prossimo.