Giustizia: elezioni alla guida del Consiglio Superiore della Magistratura
Diana Baetelu, 10.01.2013, 15:57
Tensioni nella giustizia romena, a causa delle elezioni per gli incarichi dirigenziali del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm). I rappresentanti dell’Associazione dei magistrati hanno sollecitato le dimissioni d’onore del membri del Csm, che avrebbero dovuto eleggere il vicepresidente.
La procedura è fallita in mancanza del quorum. Due giudici si candidano per l’incarico, entrambi contestati dai colleghi, che hanno avviato anche le procedure per la loro revoca dal Csm.
L’Associazione dei magistrati, la più rappresentantiva con gli oltre 3.000 giudici e procuratori membri, sostiene che la mancanza di comunicazione, trasparenza e coesione all’interno del Consiglio è stata percepita come un abbadono dei principi di imparzialità ed equidistanza, che devono governare l’attività di questo organismo rappresentativo della magistratura.
L’assenza di una coesione all’interno del Csm, in difesa degli interessi della giustizia — sostiene l’Associazione — ha ragiunto l’apice con le ultime vicende che hanno portato una crisi senza precedenti nell’intero sistema giudiziario.
Il pomo della discordia è l’elezione, in prima, di un procuratore alla guida del Csm, nella persona di Oana Schmidt Haineala. L’Associazione dei magistrati contesta la decisione e ritiene anormale che l’istituzione incarica a garantire l’indipendenza della giustizia sia presieduta da un procuratore subordinato al Guardasigilli.
Dal canto suo, Oana Schmidt Haineala non vuole rinunciare all’incarico. “Ritengo che non sia stata trasgredita nessuna procedura. E’ stata sollecitata la revoca della decisione tramite cui sono stata eletta. Praticamente, il mandato di presidente è cominciato da lunedì, quando scadeva anche la possibilità di revocare una simile decisione”, ha dichiarato Oana Schmidt Haineala.