Giustizia e anticorruzione
Il premier romeno, Dacian Ciolos, ha affermato, ieri, davanti agli ambasciatori degli stati Ue a Bucarest, che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel campo della giustizia nei confronti della Romania andrebbe sostituito con uno interno, ribadendo, allo stesso tempo, la posizione stando alla quale la Romania resta un candidato importante per lArea Schengen. Il premier ha discusso, tra laltro, delle tre grandi priorità del Governo: leconomia, la riforma dellamministrazione e la preparazione della Romania per ricoprire la Presidenza di turno dellUe nel 2019.
Daniela Budu, 03.02.2016, 16:21
Il premier romeno, Dacian Ciolos, ha affermato, ieri, davanti agli ambasciatori degli stati Ue a Bucarest, che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel campo della giustizia nei confronti della Romania andrebbe sostituito con uno interno, ribadendo, allo stesso tempo, la posizione stando alla quale la Romania resta un candidato importante per lArea Schengen. Il premier ha discusso, tra laltro, delle tre grandi priorità del Governo: leconomia, la riforma dellamministrazione e la preparazione della Romania per ricoprire la Presidenza di turno dellUe nel 2019.
Sempre ieri, il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato alla cerimonia di investitura dei laureati dellIstituto Nazionale di Magistratura che la Romania ha fatto lanno scorso passi importanti per quanto riguarda la giustizia e ha mostrato che i magistrati svolgono un ruolo essenziale nella lotta alla corruzione. Iohannis ha sottolineato che la garanzia dellindipendenza della giustizia e il consolidamento dello stato di diritto sono priorità del suo mandato. Il capo dello stato ha ricordato ai giovani giudici e procuratori che devono fare il loro mestiere con onestà ed equilibrio.
“La giustizia viene fatta a nome della legge, la giustizia è unica, imparziale ed uguale per tutti. Credo che i cittadini abbiano delle grandi aspettative dai magistrati, dallintero corpo di coloro che formano lautorità giudiziaria. È il vostro ruolo e il vostro dovere applicare la legge con imparzialità, e con ciò credo che contribuirete anche al ripristino della fiducia nella legge”, ha affermato il presidente Iohannis.
Le dichiarazioni sono state fatte in un periodo agitato per la giustizia, con indagini e arresti tra i politici al vertice e non solo. La Commissione Giuridica del Senato ha dato il via libera alla richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione di avvio dellindagine penale nei confronti del senatore Gabriel Oprea, ex ministro dellInterno, nel fascicolo sulla sua presunta scorta illegale assicurata dalla Polizia Stradale, che ha portato, in un caso, alla morte di un poliziotto. Gabriel Oprea continua a sostenere di essere innocente e di non aver fatto nulla di diverso da altri ministri dellInterno.
Il procuratore-capo della Romania, Tiberiu Nitu, si è dimesso, invece, nel contesto dellindagine sulluso abusivo delle scorte ufficiali. La legge prevede che solo il presidente, il premier e i presidenti della Camera dei Deputati e del Senato hanno il diritto alla scorta ufficiale, mentre i ministri la possono adoperare solo in caso di emergenza. Tiberiu Nitu ha spiegato che stabilire il livello di protezione di un dignitario non è una sua attribuzione, bensi delle istituzioni specializzate dello stato, motivo per cui non ritiene di aver violato in alcun modo la legge quando ha beneficiato dei dispositivi di scorta e protezione. Sebbene non si consideri colpevole, lex procuratore generale ha precisato che ha deciso di dimettersi, in quanto il suo nome e il suo incarico sono stati associati in modo artificiale ad una situazione che lede limmagine dellistituzione che ha diretto. Il mandato di Tiberiu Nitu si sarebbe dovuto concludere il prossimo maggio. (traduzione di Adina Vasile)