Giustizia: condanne nel caso Rompetrol
La Corte d’Appello di Bucarest ha condannato in via definitiva 12 persone coinvolte nel fascicolo che interessava la compagnia Rompetrol, tra cui un senatore e un ex ministro, con l’accusa di vari reati: manipolazione del mercato di capitale, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.
Radio România, 08.10.2014, 12:19
La Corte d’Appello di Bucarest ha condannato in via definitiva 12 persone coinvolte nel fascicolo che interessava la compagnia Rompetrol, tra cui un senatore e un ex ministro, con l’accusa di vari reati: manipolazione del mercato di capitale, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.
Sorin Rosca Stanescu, condannato a 2 anni e 4 mesi di pena detentiva per utilizzo di informazioni riservate e associazione a delinquere, è decaduto da senatore e membro del Partito nazionale liberale.
All’ex ministro Sorin Pantis, che sta già scontando un’altra pena detentiva, sono stati inflitti 2 anni e 8 mesi, per la manipolazione del mercato di capitale. La maggiore condanna in questo fascicolo — 6 anni di reclusione – è stata pronunciata nei confronti dell’ex vicepresidente della compagnia Rompetrol Olanda, Alexandru Bucsa, per complicità in appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.
Nel caso dell’ex capo della compagnia Rompetrol, Dinu Patriciu, il processo penale è stato chiuso in seguito al suo decesso, avvenuto ad agosto. Inoltre, la Corte d’Appello di Bucarest ha deciso che, insieme ad altre due delle persone condannate, la compagnia Rompetrol dovrà pagare oltre 58 milioni di euro allo Stato romeno.