Giovani: 12 agosto, Giornata Mondiale
Oltre 70 milioni di giovani non hanno attualmente un posto di lavoro, fatto dovuto in gran parte alla mancanza di esperienza, e questo è il motivo per cui è tre volte più probabile per un giovane essere disoccupato che per un adulto. Lo rilevano le più recenti statistiche dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Paradossalmente, i Paesi più colpiti dalla disoccupazione giovanile sono quelli con economie sviluppate. Nell’Ue, in Paesi come la Grecia o la Spagna, oltre il 50% dei giovani sono disoccupati. Alla luce di queste realtà, la Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata il 12 agosto, non è proprio un motivo di festa quest’anno, come non è stata neanche negli anni precedenti, da quando la crisi economica ha fatto salire il tasso di disoccupazione e ha reso difficile il mantenimento del posto di lavoro.
România Internațional, 12.08.2013, 13:50
Oltre 70 milioni di giovani non hanno attualmente un posto di lavoro, fatto dovuto in gran parte alla mancanza di esperienza, e questo è il motivo per cui è tre volte più probabile per un giovane essere disoccupato che per un adulto. Lo rilevano le più recenti statistiche dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Paradossalmente, i Paesi più colpiti dalla disoccupazione giovanile sono quelli con economie sviluppate. Nell’Ue, in Paesi come la Grecia o la Spagna, oltre il 50% dei giovani sono disoccupati. Alla luce di queste realtà, la Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata il 12 agosto, non è proprio un motivo di festa quest’anno, come non è stata neanche negli anni precedenti, da quando la crisi economica ha fatto salire il tasso di disoccupazione e ha reso difficile il mantenimento del posto di lavoro.
Il malcontento per i salari molto bassi viene a completare il preoccupante quadro della percezione dei giovani di tutto il mondo quest’anno, quando ricorre il 14esimo dellistituzione dall’Assemblea Generale dell’Onu della Giornata Mondiale della Gioventù. Allarmati dalla situazione per niente rosea, i leader dell’Ue hanno convenuto, di recente, di stanziare 6 miliardi di euro, per due anni, per incentivare l’occupazione giovanile. L’iniziativa è però guardata con scetticismo da John Springford, noto analista politico, intervistato dalla Voce dell’America. Stando a Springford, occorrono delle soluzioni a lungo termine, non stanziamenti pomposi.
“Facendo un calcolo, risulta che per ciascun giovane vengono stanziati circa mille euro. Simili problemi vanno risolti innanzittutto attraverso politiche macroeconomiche, strutturali, anzichè attraverso misure congiunturali”, spiega Springford.
Il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, chiede però pazienza.
“Siamo consapevoli che le riforme hanno bisogno di tempo per essere implementate e che i risultati non saranno immediati”, ha precisato Van Rompuy.
In Romania, stando all’OIL, si verifica un fenomeno particolare — il 15% dei giovani sono troppo istruiti rispetto alle offerte del mercato. Possiedono un diploma di specializzazione o una laurea, sono molto ben preparati, ma non trovano lavoro. Perciò, si accontentano di posti di lavoro inferiori alla propria qualifica oppure vanno a cercarli all’estero.
“Siate rivoluzionari, ribellatevi alla cultura del provvisorio. Abbiate il coraggio di andare contro corrente”. È stato il messaggio di Papa Francesco ai volontari della Giornata Mondiale della Gioventù cattolica di Rio 2013, occasione in cui ha esortato i giovani a farsi valere e a lottare per i loro valori e la loro fede.