Giacimenti: al via dibattiti Commissione Rosia Montana
Un mese fa, il Parlamento romeno ha isitituito una Commissione speciale per analizzare il ddl sullo sfruttamento aurifero di Rosia Montana (centro della Romania). Lo sfruttamento è uno dei più controversi, a causa dell’impatto ambientale dell’estrazione dell’oro con l’aiuto di cianuri. Questo il principale motivo per cui l’apertura della miniera da parte della compagnia canadese Gold Corporation che dovrebbe gestire lo sfruttamento è stata bloccata, per anni, dalle autorità romene, che non le hanno rilasciato l’autorizzazione ambientale. Nel tentativo di accertare la verità e di mediare tra i sostenitori e gli oppositori del progetto, la Commissione parlamentare ha ascoltato specialisti dei settori ambiente, geologia, sfruttamento minerario, cultura ed economia.
Valentin Țigău, 16.10.2013, 12:21
A partire da oggi, la Commissione dibatte gli articoli del ddl su Rosia Montana inoltrato al Parlamento, documento finale che dovrebbe regolamentare lo sfruttamento aurifero. La Commissione ha ascoltato, ieri, per la seconda volta, il ministro con delega ai Progetti di Infrastruttura d’interesse nazionale e agli Investimenti Stranieri, Dan Sova, che ha dovuto rispondere a più domande su temi come il rispetto delle norme di tutela ambientale, la tutela dei siti archeologici e la regolamentazione degli espropri nella zona. Sova ha presentato i vantaggi economici del nuovo progetto di Rosia Montana, rispetto al precedente, e ha rassicurato che lo stato romeno sorveglierà lo sfruttamento del giacimento aurifero.
L’ex ministro dell’Ambiente, membro dell’Unione Democratica Magiari di Romania, Attila Korodi, ha richiamato l’attenzione che il Governo non si appoggia a dati certi, ma solo a quelli forniti da Rosia Montana Gold Corporation. Korodi ha sottolineato che, nonostante le rassicurazioni della compagnia canadese, i cianuri non sono usati nello sfruttamento di un intero giacimento in nessun Paese dell’Europa.
Dal canto suo, il senatore liberale Dumitru Popescu Dian, il cui partito si oppone al ddl, sebbene elaborato dal Governo di cui fa parte, ha rimproverato all’Esecutivo che, con questo progetto, una compagnia privata potrà fare degli espropri. Nella sua opinione, ciò rappresenta un precedente pericoloso. In risposta, il ministro Sova ha dichiarato che gli espropri si faranno solo tramite decisione governativa e che il motivo per cui la compagnia privata è stata delegata a fare degli espropri è che agisce più efficacemente dell’amministrazione pubblica. Sova ha detto che nessuna decisione sarà presa nella compagnia senza il placet della parte romena e che non c’è alcun pericolo di perdite economiche. Entro qualche giorno, si aspetta l’ultimazione del rapporto della Commissione Speciale e la sua presentazione nel Parlamento di Bucarest.