Frans Timmermans esorta al rispetto dello stato di diritto
La premier romena, Viorica Dăncilă, e il primo vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, si sono incontrati, lunedì, a Bucarest, e si rivedranno la prossima settimana, a Bruxelles. La frequenza degli incontri è determinata dal fatto che la Romania ricopre la presidenza semestrale del Consiglio UE. Però i colloqui non riguardano esclusivamente il buon funzionamento dell’Unione. Lunedì, ad esempio, Frans Timmermans ha toccato l’argomento, delicato per le autorità di Bucarest, della situazione della democrazia e dello stato di diritto. Le modifiche apportate alle leggi sulla Giustizia, prima nel Parlamento e successivamente tramite ordinanza d’urgenza, sono discutibili, e ciò ha messo in allerta i partner della Romania.
Ştefan Stoica, 12.03.2019, 13:46
La premier romena, Viorica Dăncilă, e il primo vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, si sono incontrati, lunedì, a Bucarest, e si rivedranno la prossima settimana, a Bruxelles. La frequenza degli incontri è determinata dal fatto che la Romania ricopre la presidenza semestrale del Consiglio UE. Però i colloqui non riguardano esclusivamente il buon funzionamento dell’Unione. Lunedì, ad esempio, Frans Timmermans ha toccato l’argomento, delicato per le autorità di Bucarest, della situazione della democrazia e dello stato di diritto. Le modifiche apportate alle leggi sulla Giustizia, prima nel Parlamento e successivamente tramite ordinanza d’urgenza, sono discutibili, e ciò ha messo in allerta i partner della Romania.
Dopo la pubblicazione, l’autunno scorso, di un rapporto sfavorevole nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica sulla Giustizia, Frans Timmermans afferma, ora, di non aver notato alcun progresso, ma solo il rifiuto dell’esecutivo di sinistra di prendere in considerazione il documento. L’esponente della Commissione auspica che esperti di ambo le parti individuino rapidamente le soluzioni necessarie affinché siano applicate le raccomandazioni del MCV. Vogliamo assicurarci — ha insistito il primo vicepresidente della CE — che possiamo registrare progressi per quanto riguarda lo stato di diritto in Romania e vogliamo assicurarci che la lotta alla corruzione non sarà abbandonata. La prossima settimana, Viorica Dăncilă e Frans Timmermans si incontreranno nuovamente per analizzare l’argomento. Praticamente, ogni contatto tra il vicepresidente della CE, candidato dei socialisti europei alla carica di presidente della Commissione, e i romeni diventa un appello al rispetto dello stato di diritto.
Frans Timmermans è stato insignito, lunedì, del titolo di Doctor Honoris Causa da parte della Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi e, nel discorso tenuto, ha ripreso il suo tema prediletto. Ha ammesso che tre decenni fa non avrebbe immaginato che la Romania diventasse membro dell’UE nel 2007. Però, assieme ai privilegi dell’integrazione, arrivano anche le responsabilità — ha sottolineato Timmermans, e una di queste è il superamento della tappa MCV, meccanismo creato per risolvere problemi che andavano risoli prima dell’adesione. “La società e le nostre istituzioni sono bassate su un treppiede: la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto per i diritti fondamentali dell’uomo. Non si può strumentalizzare l’uno contro l’altro ed è rischioso pensare che la vittoria alle elezioni dia ad una minoranza il diritto di aumentare il controllo sul potere giudiziario o sulla stampa”, ha ammonito Frans Timmermans. Quando lo stato di diritto è minacciato, aumenta quasi automaticamente la corruzione. È anche il motivo per cui la Commissione Europea ha proposto che in futuro ci sia una connessione tra la concessione di fondi europei e il rispetto dello stato di diritto negli stati membri, ha spiegato il primo-vicepresidente della Commissione Europea.