Forum sulla sicurezza a Bucarest
Strutturato in 40 panel, il Forum sulla sicurezza nella Regione del Mar Nero e nei Balcani ha riunito, per due giorni, a Bucarest alti funzionari civili e militari, diplomatici, prestigiosi esperti dai paesi membri dellUE e della NATO, nonché dai paesi partner. La ricostruzione dellUcraina, il sostegno allintegrazione europea della Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona) e dellUcraina, larchitettura di sicurezza europea dopo la guerra, ma anche la crisi alimentare causata dallinvasione russa, la sicurezza energetica in Europa o la resilienza informatica sono i temi urgenti affrontati.
Corina Cristea, 19.05.2023, 13:35
Strutturato in 40 panel, il Forum sulla sicurezza nella Regione del Mar Nero e nei Balcani ha riunito, per due giorni, a Bucarest alti funzionari civili e militari, diplomatici, prestigiosi esperti dai paesi membri dellUE e della NATO, nonché dai paesi partner. La ricostruzione dellUcraina, il sostegno allintegrazione europea della Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona) e dellUcraina, larchitettura di sicurezza europea dopo la guerra, ma anche la crisi alimentare causata dallinvasione russa, la sicurezza energetica in Europa o la resilienza informatica sono i temi urgenti affrontati.
Presente allapertura dellevento, il premier romeno Nicolae Ciucă ha valuato che le minacce alla sicurezza nella regione del Mar Nero, determinate dagli abusi della Federazione Russa, richiedono un rafforzamento della presenza dellAlleanza Nord Atlantica in questarea. Il premier ha ricordato che non si tratta solo di abusi nei confronti dellUcraina, e che essi sono una minaccia anche alla sicurezza marittima, con implicazioni economiche. La ricostruzione dellUcraina è un processo che deve cominciare ora e non alla fine della guerra, attraverso la creazione di meccanismi internazionali di sostegno agli investimenti, ha dichiarato, dal canto suo, la presidente ad interim del Senato di Bucarest, Alina Gorghiu. La presidente ha richiamato lattenzione sulla necessità della stabilità regionale e sul fatto che, senza sicurezza sul fianco orientale, le cose potrebbero complicarsi. “La ricostruzione dellUcraina è unenorme opportunità economica per la Romania. Deve diventare un progetto nazionale nel prossimo periodo. Il Governo dovrà formulare un piano ben elaborato per poter raggiungere questo obiettivo”, ha detto Alina Gorghiu.
Le realtà geopolitiche richiedono iniziative nuove e coraggiose per proteggere valori e interessi comuni, riducendo, allo stesso tempo, la dipendenza dal petrolio e dal gas della Federazione Russa, ha affermato il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu. Egli si è detto convinto che lUcraina vincerà la guerra e ha assicurato che continuerà il sostegno concesso alla Repubblica di Moldova a tutti i livelli. “È la posta in gioco per lintera comunità democratica mostrare la propria forza e solidarietà, sostenere lUcraina e la Repubblica di Moldova, affinchè entrino a far parte dellUnione Europea e della NATO”, ha detto Marcel Ciolacu.
Al Forum è stato presente anche il capo dellEsecutivo di Chisinau, Dorin Recean, il quale ha dichiarato che la Repubblica di Moldova è riuscita, con laiuto della Romania e degli stati occidentali, a non dipendere più dal gas russo. Recean ha affermato che il suo paese è sotto attacco ibrido da parte della Russia attraverso la propaganda o attacchi informatici. Sempre a Bucarest, il presidente del Parlamento della Repubblica di Moldova, Igor Grosu, ha evidenziato le dinamiche delle riforme intraprese e ha espresso lauspicio che lUnione Europea invii entro fine anno il messaggio sullavvio del processo di adesione.