Fondi per modernizzare infrastrutture di trasporto
Il Governo romeno ha stanziato più di 12 miliardi di lei, ossia circa 2,4 miliardi di euro, alla modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie e stradali del paese.
Sorin Iordan, 17.05.2024, 10:53
Nella riunione svoltasi ieri, il Governo di Bucarest ha approvato, tra l’altro, due importanti investimenti nel settore ferroviario e stradale. Il primo progetto prevede la modernizzazione della linea ferroviaria che collega Focşani, capoluogo della provincia di Vrancea, situato nel sud-est del Paese, alla città di Roman, in provincia di Neamţ, situata nel nord-est. Il percorso, lungo quasi 150 chilometri, fa parte del Corridoio Paneuropeo 9, che si stende su 3.400 km e collega la capitale finlandese Helsinki, situata sul Mar Baltico, con la città greca di Alessandropoli, porto sull’Egeo, nell’Europa meridionale. Il progetto, compreso nel Piano Generale dei Trasporti della Romania, ha ricevuto poco più di 11 miliardi di lei (circa 2,2 miliardi di euro).
L’Esecutivo ha precisato che il denaro proviene da fondi esterni non rimborsabili, attraverso il Programma Trasporti 2021-2027 e il Meccanismo per l’Interconnessione dell’Europa, dal bilancio dello Stato, dalle entrate proprie della Compagnia ferroviaria nazionale, nonché da altre fonti legalmente costituite. I lavori, la cui durata di esecuzione è di 36 mesi, mirano ad aumentare la sicurezza nella zona di intersezione delle linee ferroviarie con la rete stradale, migliorare significativamente le condizioni dei trasporti, costruire cavalcavia e ammodernare i passaggi a livello, obiettivi che, secondo il Governo, hanno un’importante ruolo nello sviluppo sostenibile delle località lungo il percorso, riducendo le emissioni inquinanti, i tempi di viaggio, ma anche aumentando il numero di passeggeri e le quantità di merci trasportate.
Il secondo progetto finanziato dall’amministrazione di Bucarest è destinato alla modernizzazione di un tratto compreso tra i chilometri 44 e 86 dell’autostrada A1 Bucarest-Piteşti, la più trafficata del paese. I lavori mireranno a riabilitare il manto stradale e i cavalcavia sui 42 chilometri del tratto e, secondo il Ministero dei Trasporti, contribuiranno ad aumentare la sicurezza del traffico, a ridurre i tempi di percorrenza e i costi per prevenire l’inquinamento ambientale, nonchè a far crescere la durata dell’utilizzo. Per l’attuazione di questo progetto, il Governo ha stanziato 1,1 miliardi di lei (circa 221 milioni di euro) dal bilancio dello Stato, e la durata di esecuzione è di 48 mesi.
La Romania dispone di infrastrutture di trasporto obsolete, che negli ultimi decenni si sono trasformate in un vero e proprio sacco senza fondo. Degli oltre 22.000 chilometri di ferrovia che attraversano il Paese, solo poco più di 8.500 sono elettrificati. Dal punto di vista stradale, la Romania conta quasi 90.000 chilometri di strade pubbliche, ma meno della metà sono modernizzate. Per quanto riguarda le autostrade, l’anno scorso la Romania ha superato la soglia dei 1.000 chilometri, inferiore all’Ungheria e alla Croazia, ma superiore alla Bulgaria, alla Serbia e alla Slovenia, ma nelle condizioni in cui la superficie e la popolazione del nostro paese sono nettamente superiori a quelle degli Stati citati.