Fondi per le città europee
La Commissione Europea
finanzierà, nel periodo 2016-2020, progetti di oltre 100 miliardi di euro, che
si svolgeranno in varie città attraverso l’Agenda urbana. 15 miliardi di euro
di questa somma saranno gestiti, per la prima volta, direttamente dalle città.
Lo ha dichiarato il commissario europeo allo Sviluppo Regionale, Corina Cretu.
Daniela Budu, 31.05.2016, 16:10
La Commissione Europea
finanzierà, nel periodo 2016-2020, progetti di oltre 100 miliardi di euro, che
si svolgeranno in varie città attraverso l’Agenda urbana. 15 miliardi di euro
di questa somma saranno gestiti, per la prima volta, direttamente dalle città.
Lo ha dichiarato il commissario europeo allo Sviluppo Regionale, Corina Cretu.
È un segno di grande fiducia
nelle città, ma anche una grande responsabilità. Adesso aspettiamo progetti. Le
città dovranno proporre progetti di qualità. Le città sono quelle che sanno al
meglio quali sono i bisogni della popolazione, ciò che va, ciò che non va. In
Romania saranno 19 le città che riceveranno soldi direttamente dal budget. Il
Governo romeno ha deciso – ed è la maggiore quota in Europa – che il 25% del
totale dei fondi che saranno stanziati nel periodo 2016-20120 alla Romania andaranno
direttamente alle città, ha dichiarato Corina Cretu.
Corina Cretu ha pure detto che,
nel successivo periodo, la Commissione organizzerà conferenze sul tema
dell’Agenda Urbana in diverse città romene, compresa la capitale Bucarest.
Stando all’esponente europea, i problemi comuni porteranno le città europee ad
allacciare partenariati.
È molto importante lavorare con
queste città, offrire assistenza tecnica per preparare progetti di qualità, che
migliorino la vita delle persone. Abbiamo vissuto esperienze in cui sono stati
sprecati molto sodi, in cui non ci sono stati progetti di qualità che abbiano
un impatto importante. Incoraggio le autorità romene a implicarsi in questi
partenariati, ha affermato Corina Cretu.
Il segretario di stato nel
Ministero dello Sviluppo Regionale, Mihaela Vrabete, ha annunciato che la
Romania già partecipa a due dei quattro partenariati lanciati – Timisoara sul
tema della povertà urbana e Costanza nel partenariato sulla qualità dell’aria.
In modo prioritario prenderemo
in considerazione la rete delle piccole e medie città dalla prospettiva dei
posti di lavoro e delle competenze di sviluppo economico locale. Non in ultimo,
prenderermo in considerazione la questione della pianificazione dei terreni nel
modo più sostenibile, perchè questi terreni sono pieni di risorse. Certo che
sarà una grande sfida per la Romania mettere insieme – e userò adesso
un’espressione tecnica – gli attori rilevanti. Ossia le istituzioni, le
associazioni, le entità che agiscono nello sviluppo urbano nei rispettivi
settori. È assolutamente necessaria l’implicazione dei cittadini. Sia che
gradiamo o meno la parola volontariato, dobbiamo pensare anche a cosa facciamo
noi per le nostre città, perchè, se ci piace vivere meglio, non possiamo solo
bussare a delle porte o sporgere querele, noi stessi dobbiamo fare qualcosa.
L’importante è farlo con piacere, ha aggiunto Mihaela Vrabete.
L’Agenda Urbana è una priorità
della presidenza olandese dell’Ue. I suoi obiettivi sono il miglioramento del
quadro legislativo, l’utilizzo più efficace dei soldi europei e lo scambio di
buone pratiche tra le città europee. (traduzione di Adina Vasile)